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I chimici del Montani protagonisti a FermHamente con Escape4Future e la plastica “virtuosa”

FERMO - Un laboratorio per scoprire le infinite possibilità della plastica, tutto esaurito per gli spazi gestiti dagli studenti della docente Teresa Cecchi. La dirigente Stefania Scatasta: «Da parte nostra c’è la grande soddisfazione di vedere i nostri studenti con il camice bianco, occuparsi di procedure fondamentali in vista della futura transizione ecologica. I nostri diplomati saranno protagonisti delle sfide future»

La chimica per un futuro sostenibile. Lo hanno spiegato bene gli studenti di chimica del’Itt Montani con ‘Escape4Future – La chimica motore dell’economia circolare’, un progetto che ha catapultato il pubblico di FermHamente in una Escape Room con esperimenti ispirati alla Green Chemistry e una serie di enigmi accattivanti per comunicare il ruolo cruciale della Chimica nella transizione ecologica. Il festival della scienza di Fermo ha offerto ai ragazzi uno spazio importante, le chimiche e i chimici del Montani si sono messi al servizio della comunità in cui vivono per spiegare la Chimica indispensabile per la Sostenibilità. L’escape,  sold out con 6 repliche invece delle 3 previste, ha toccato tanti passaggi cruciali sulla transizione ecologica, particolarmente apprezzato quello sulla plastica.

«Gli studenti hanno spiegato cosa può fare la chimica per un corretto utilizzo della plastica – spiega la docente Teresa Cecchi, – gli indiscussi pregi della plastica sono purtroppo diventati tremendi difetti dato l’uso non corretto che si è fatto di questo materiale che resta prezioso per molte applicazioni, basti pensare al settore biomedico e all’importanza per esso degli oggetti monouso. Il vorace ed assurdo usa-getta di oggetti così durevoli, leggeri ed economici ha portato all’accumulo di spropositate quantità di rifiuti plastici nell’ambiente e di isole di plastica, emblema di eco-tossicità, negli oceani».

«Siamo molto felici di partecipare ad eventi dal così alto valore scientifico – spiega la dirigente Stefania Scatasta – i nostri ragazzi si sono misurati con il pubblico, illustrando le loro ricerche come chimici di grande esperienza. Sono contesti che li arricchiscono di esperienze e di possibilità. Da parte nostra c’è la grande soddisfazione di vedere i nostri studenti con il camice bianco, occuparsi di procedure fondamentali in vista della futura transizione ecologica. I nostri diplomati saranno protagonisti delle sfide future».

I chimici hanno analizzato l’inquinamento delle microplastiche ubiquitarie nella “plasticsphere”, hanno mostrato come si può trasformare per pirolisi la plastica in Diesel e alimentare le imbarcazioni con i rifiuti ripuliti dal mare. E ancora, hanno dato indicazioni su come produrre bioplastiche a zero carbon footprint, per far capire che un futuro migliore è nelle mani di ognuno di noi.


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