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Report sull’ecosistema urbano: Fermo dov’è? Unica provincia assente di tutte le Marche

AMBIENTE - Macerata il capoluogo di provincia più green. Seguono Pesaro e Ancona. Ascoli Piceno in coda al 61esimo posto. Nessuna traccia di Fermo tra le 105 province su 107 che hanno inviato i dati.

di Alessandro Luzi

È stato pubblicato il report annuale di Legambiente, realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore, sulla qualità ambientale delle città italiane. Per le Marche qualche buona notizia c’è ma lo scenario non è idilliaco. A emergere è Macerata al 27esimo posto ma rispetto allo scorso anno ha cinque posizioni in meno. Pesaro guadagna dodici caselle e si piazza al 28esimo posto. Meno nove posizioni per Ancona, arrivata 35esima. Ascoli Piceno è solo 61esima ma rispetto al 2022 ha messo la freccia ed ha sorpassato dieci città. E Fermo? Nessuna traccia. Di fatto è l’unico capoluogo di provincia di tutte le Marche ad essere fuori dai radar. Eppure le città inserite nel report sono 105 su un totale 107 province. Una vera e propria figuraccia.

Motivo dell’assenza? Fermo non ha mai inviato i dati in quanto nel Fermano non c’è una centralina di rilevamento della qualità dell’aria. Insomma, non è dato conoscere il tasso di inquinamento del nostro territorio. Respiriamo un’aria salubre? Qual è il tasso di smog? Ci sono polveri sottili? Qual è il trend rispetto agli anni scorsi? Non è dato saperlo. La situazione è ancora più grave se si considera la spinta dell’Ue verso le politiche green ed il dibattito sul cambiamento climatico. Bene la sensibilizzazione all’ambiente da parte della politica locale, ma quando si passa all’atto pratico questa attenzione sembra svanire. E questa non è la prima “distrazione” sul tema. Più volte su Cronache Fermane abbiamo segnalato tutte le fragilità ambientali del Fermano a cui ancora la politica non riesce a far fronte. Conoscere la qualità dell’aria del territorio dovrebbe essere un diritto in quanto è un tema trasversale. Infatti incide anche sulla salute dei cittadini e quindi sul sistema sanitario.

In realtà anche a Macerata non è tutto rose e fiori. «L’amministrazione non ci fornisce più i dati sulle performance ambientali – ha affermato Marco Ciarulli, presidente di Legambiente Marche – il risultato sarà la perdita di posizioni». A Fermo invece il report sull’ecosistema urbano non ha mai interessato la politica locale. Eppure sarebbe uno strumento utile per avere un quadro completo e poi definire le strategie più adeguate per ridurre l’impatto ambientale. Invece questo atteggiamento sembra trascinarsi dietro anche Macerata, al momento il capoluogo più virtuoso delle Marche.

I parametri che determinano la classifica delle performance ambientali dei Comuni di Ecosistema Urbano di Legambiente sono 19 e non riguardano solo il tasso di inquinamento atmosferico. Tra questi rientra la percentuale di raccolta differenziata, l’efficienza della rete idrica e del trasporto pubblico, la lunghezza della rete ciclabile. Sono degli indicatori utili anche per capire dove intervenire e quali sono i fattori più impattanti dal punto di vista ambientale. Il punteggio massimo è di 100 punti. Nessuno ha raggiunto la vetta ma in tre superano l’80%: Trento, Mantova, Pordenone. Gli ultimi tre posti sono occupati da Caltanissetta, Catania e Palermo. Nel 2024 si riuscirà a inserire anche Fermo? Sarebbe doveroso far conoscere ai cittadini la qualità dell’aria in cui vivono.


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