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Zes per le Marche, FI: «Siamo stati noi a volerla e ad ottenerla. Ora al lavoro per l’estensione»

ZES - Gli esponenti regionali forzisti rivendicano il lavoro fatto tra il 2021 e il 2022 con l'ex ministro del Sud del governo Draghi per ottenere la Zona Economica Speciale. «Ora i criteri sono cambiari e ci siamo attivati di nuovo. Per la nostra Regione è fondamentale la sua attivazione, lo sostengono anche le associazioni di categoria»

i consiglieri regionali FI Jessica Marcozzi e Gianluca Pasqui. Nel riquadro l’assessore regionale Stefano Aguzzi

«Nessuno dimentichi che è stata Forza Italia, sia con la sua rappresentanza in Regione che con i suoi parlamentari, a volere ed ottenere la Zes. E ora che sono cambiati i criteri, siamo nuovamente al lavoro per cercare di far rientrare le Marche, la nostra regione, nella Zona Economica Speciale”. A parlare sono gli esponenti FI in Regione.

«E’ stata Forza Italia a volere la Zes e ad ottenere dal Governo Draghi la sua estensione anche alle Marche. Questo il Pd non può ometterlo. Ora, però, in termini di criteri, si è passati dalle microzone all’intero territorio regionale. Per questo motivo ci siamo già attivati con il Governo centrale per estendere la Zes anche alle Marche. Il governatore Acquaroli è stato delegato a interloquire con il Ministero per affrontare la questione».

«Nel 2021 siamo andati a Roma dall’ex ministro del Sud del Governo di allora. Avevamo invitato a focalizzare l’attenzione sulle Marche in quanto l’Abruzzo aveva ottenuto la Zes grazie al porto di Ancona. Il quadro economico della nostra regione – aggiungono da FI – ha il segno meno, perciò veniamo considerate tra quelle in transizione. Allora abbiamo chiesto l’estensione della Zes e il 16 luglio del 2022 è stato siglato l’accordo di partenariato. Avevamo l’ok anche del precedente ministro del Sud. La Zes va attivata anche per le Marche perché rappresenta, e questo lo sostengono anche le associazioni di categoria, non solo FI, la migliore risposta alla crisi, con soluzioni e possibilità concrete di rilancio. Con la Zona Economica Speciale le Marche potrebbero, infatti, essere considerata un territorio con una legislazione economica distinta rispetto a quella in vigore in Italia, con possibilità di deroga alle leggi in vigore, molte agevolazioni economiche e una ridotta pressione fiscale”.


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