Dopo l’annuncio di Areoitalia sullo stop alle tratte per Barcellona, Bucarest e Vienna, arrivano puntuali le critiche dell’opposizione all’esecutivo Acquaroli. Italia Viva Marche, per voce della presidente regionale Fabiola Caprari chiede delle risposte dalla Regione. «Il presidente Acquaroli chiarisca immediatamente cosa sta accadendo con il vettore Aeroitalia – dichiara Caprari -. Leggiamo con sgomento la comunicazione ufficiale di Aeroitalia che ha in maniera unilaterale cancellato i voli verso Vienna, Barcellona e Bucarest, adducendo come motivazione il mancato rispetto degli accordi da parte della regione. Quali garanzie erano state date e che accordi sono stati disattesi?»
«Proprio questi voli internazionali sono per noi estremamente rilevanti per il sostegno al turismo in arrivo verso la regione Marche. Chiediamo quindi alla regione di spiegare a quali inadempienze faccia riferimento Aeroitalia e come si possa immediatamente sanare questa grave situazione ai danni degli utenti marchigiani che avevano prenotato i voli e a cui sicuramente non basterà il rimborso del biglietto – continua la presidente regionale di Italia Viva -. Parliamo di vacanze prenotate da tempo o di impegni lavorativi di aziende marchigiane, questa situazione è grave e la regione deve rispondere con chiarezza. Quello che ci sconcerta è che Aeroitalia ha già avuto un comportamento simile con l’aeroporto di Forlì e che la compagnia dovrà intraprendere un contenzioso legato al marchio con ITA in quanto troppo simile al vecchio logo Alitalia».
Insomma, la vicenda, secondo Italia Viva è alquanto oscura e sostanzialmente sono due lo cose che chiedono ad Acquaroli: chiarire immediatamente questa situazione e di pretendere che i marchigiani siano pienamente rimborsati per il disagio; che si metta in campo una politica di sviluppo dell’aeroporto che punti nel lungo termine con voli sostenibili e veramente necessari. Che non mirino solo a portare i marchigiani in vacanza ma anche e soprattutto a portare turismo di qualità nella nostra regione. Questo lo si può fare puntando a metà del nord Europa».
«Siamo ormai alla farsa: a distanza di pochi mesi dagli eccessivi trionfalismi con cui il presidente Acquaroli aveva presentato l’accordo raggiunto con Aeroitalia per rilanciare il Sanzio grazie a nuove rotte nazionali e internazionali, i tagli annunciati ieri dalla stessa compagnia non solo rischiano di vanificare l’opera di risanamento economico-finanziario avviata dal centrosinistra nella scorsa legislatura, ma potrebbero far precipitare l’aeroporto in una crisi irreversibile. Purtroppo questa situazione è figlia del modo di fare politica della giunta Acquaroli, che preferisce fare propaganda con scelte superficiali e poco accorte, anziché governare seriamente”. A dirlo è il capogruppo regionale del Partito Democratico Maurizio Mangialardi.
«Auspico che grazie all’interrogazione tempestivamente presentata dalla consigliera Bora a nome del nostro gruppo – afferma Mangialardi – la situazione venga chiarita al più presto e spero che ci siano margini per recuperare almeno il taglio dei voli di continuità territoriale verso Roma, Napoli e Milano annunciato da Aeroitalia per il prossimo anno. In tal senso, abbiamo già chiesto ai nostri parlamentari di mettersi in contatto con l’Enac. Ma oggi la domanda da porsi è un’altra: il presidente, la giunta e i consiglieri regionali del centrodestra hanno la competenza e soprattutto la credibilità necessaria per affrontare una partita così delicata. Le imbarazzanti parole di Acquaroli, che ha parlato di una scelta commerciale unilaterale dell’azienda, fanno propendere per una risposta negativa. Basti dire che sono state sonoramente smentite addirittura dall’Atim, società della Regione Marche, e dalla direzione del Sanzio, che hanno invece indicato chiaramente nel fallimento delle negoziazioni con Aeroitalia, ovvero il mancato pagamento dei 750 mila euro previsti dall’accordo di promozione, il motivo del disimpegno dell’azienda. Una lettura che confermerebbe i mancati adempimenti denunciati dalla stessa Aeroitalia da parte dell’Atim»
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