«Agli esponenti marchigiani di Forza Italia chiedo come mai, poche ore fa, i loro colleghi di partito abbiano bocciato in Commissione un mio emendamento (l’unico sul tema) che, in maniera chiara e incontrovertibile, richiedeva di inserire le Marche nella nuova Zes unica per il Mezzogiorno. Si erano forse distratti oppure sono portatori di un pensiero differente? Come si può non provare imbarazzo nel decantare, peraltro fuori tempo massimo, le provvidenze della Zona Economica Speciale quando a Roma si agisce sempre e costantemente a danno delle Marche? La verità è che sembra non trovare mai fine questa sgradevole corsa ad attribuirsi meriti non propri, da parte di un centrodestra marchigiano sempre più in affanno». Risponde così il deputato marchigiano del Partito Democratico, Augusto Curti, agli esponenti di Fi che ieri, con una nota, avevano decantato i meriti per l’assegnazione della Zes nella nostra regione, aggiungendo che sono a lavoro per garantirne l’attivazione dopo il cambio dei criteri voluto dal Governo centrale.
«Quella proposta ieri dagli esponenti di Forza Italia è l’ennesima irricevibile narrazione senza ritegno, smentita molto banalmente dal fatto che non solo una Zona Economica Speciale per la nostra Regione non sia mai stata istituita ma che, addirittura, le Marche siano state escluse da quella di recente previsione per il Mezzogiorno – conclude Curti -. Piuttosto è nel silenzio complice e compiacente della Giunta Regionale che il Governo, due mesi fa, ha varato il “Decreto Coesione”. Un provvedimento con cui, nel disciplinare la già citata Zes unica per il Sud, sono state colpevolmente discriminate le Marche. E soltanto il nostro intervento, condiviso su più livelli istituzionali e politici, ha riportato al centro dell’attenzione un tema di vitale importanza. Per quanto ci riguarda continueremo la nostra battaglia in Aula mentre, a beneficio del centrodestra marchigiano, è opportuno rimarcare ancora una volta il vecchio adagio: un bel tacer non fu mai scritto».
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