di Francesco Silla
Inaugurazione, ieri pomeriggio, della nuova sezione dei legni dipinti della pinacoteca comunale, nel Palazzo dei Priori. I legni dipinti tornano esposti dopo il terremoto. Calcinaro: «una perla che si unisce ad un’offerta sempre più ampia».
Ieri pomeriggio, al Palazzo dei Priori è stata inaugurata la nuova sezione che conterrà i legni dipinti, dalle Storie di Santa Lucia di Iacobello del Fiore alle pale del Pagani. Il restauro è durato circa un anno, e ha riportato al Palazzo dei Priori queste opere d’arte che mancavano dal 2016, anno del terremoto e della chiusura del Palazzo per inagibilità.
Dopo la chiusura la Soprintendenza ha deciso di non fare rimettere subito le opere, che sono state mantenute in un deposito controllato. Ora le opere possono essere visitate in questa nuova sezione della pinacoteca, che mantiene la temperatura costante a 24/25 gradi e a 55 gradi di umidità.
I legni dipinti, che vanno dal ‘300 al ‘500, sono opere di chiese locali o donazioni alla pinacoteca. La nuova sezione è quindi divisa in una stanza con le opere dei pittori locali, come il Pagani, e una seconda stanza che contiene Le Storie di Santa Lucia di Jacobello del Fiore, pezzo pregiato della collezione. È possibile quindi vedere opere, oltre che degli artisti già citati, anche di Andrea Da Bologna e di Francescuccio di Cecco Ghissi.
Prima di permettere ai presenti una visita alla nuova sezione, si è tenuto un convegno per spiegare l’importanza di questi legni dipinti per Fermo, moderato da Vissia Lucarelli di Maggioli Cultura.
«Una perla che si unisce ad un’offerta sempre più ampia. Mi fa piacere vedere così tanto pubblico per un momento come questo. – Ha esordito il sindaco Paolo Calcinaro – Era il 30 ottobre quando abbiamo constatato che il Palazzo dei Priori era inagibile. Qui siamo stati colpiti nel nostro cuore. Immaginatevi un sindaco che deve ordinare un’inagibilità per il palazzo simbolo della città. Quando poi si entra in queste situazioni nessuno può immaginare quando si riaprirà. Avevamo una fortuna però, cioè una assicurazione fatta sui nostri edifici in caso di sisma. Così abbiamo potuto destinare finanziamenti immediati per ripartire. Abbiamo riaperto la Sala del Mappamondo già nel 2018, poi la Sala dei Ritratti e oggi torna anche la parte delle opere lignee. La Soprintendenza aveva richiesto un nuovo sistema di conservazione. Non è stato facile ma oggi la totalità di questo palazzo torna fruibile. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato su questo. Il nostro territorio e la nostra città hanno bisogno della consapevolezza di abitare in una città che molti ci invidiano. Dobbiamo essere tutti ambasciatori di Fermo. Anche questa parte della Pinacoteca testimonia la minuziosa e lunga opera di investimento nei restauri che l’Amministrazione comunale ha fatto in questi anni, per riportare le tavole al loro antico splendore, in vista di questa inaugurazione».
«Ogni gioiello, ogni piccola gemma del grande scrigno d’arte, che è il patrimonio culturale di Fermo, che torna a splendere e soprattutto nella fruizione pubblica, va celebrato e festeggiato con i momenti che sono stati programmati – ha detto l’assessore alla cultura Micol Lanzidei – un tassello che completa un insieme di bellezza e fascino che si presenta ai nostri visitatori, uno spazio che mancava dal 2016 e che suggella l’offerta culturale dei musei cittadini».
In seguito, sono intervenuti Pierluigi Savini sulla Fermo del ‘400 ed i rapporti con Venezia, Roma ed altri grandi centri di cultura, la professoressa Francesca Coltrinari, docente di Storia dell’arte moderna dell’Università di Macerata e co-curatrice del catalogo della Pinacoteca Civica di Fermo, insieme alla professoressa Patrizia Dragoni, sulle opere d’arte su tavola della sezione della pinacoteca, la dottoressa Francesca Ascenzi, restauratrice, sui restauri, appunto, delle tavole di Francescuccio di Cecco Ghissi e Vincenzo Pagani, e il dottor Giacomo Maranesi, restauratore, sul restauro delle tavole di Jacobello del Fiore. Infine, al termine degli interventi, la nuova sezione è stata riaperta e fatta visitare ai presenti.
Inoltre ci sarà un’Open day gratuito per tutti il 1 novembre, solo per la sezione legni dipinti, con orari 10.30- 13/ 15.30 – 19. In quel giorno quindi la nuova sezione potrà essere visitata gratuitamente.
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