Bocciato in Commissione l’emendamento presentato dagli onorevoli Augusto Curti e Irene Manzi del Partito Democratico che richiedeva l’inserimento nella nuova Zona Economica Speciale (Zes) unica per il Mezzogiorno.
«E’ un no pesante quello pronunciato dal Governo in Commissione, per respingere l’emendamento a nostra firma che richiedeva l’inserimento delle Marche nella neoistituita Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno. Un no che grava drammaticamente sul futuro della nostra regione e rischia di pregiudicarne, in maniera irreversibile, il rilancio economico e produttivo. Dopo aver registrato negli ultimi giorni una serie di dichiarazioni da parte di esponenti del centrodestra marchigiano, attraverso cui si esprimeva assoluto favore per l’ipotesi Zes, è alla prova dei fatti che abbiamo assistito all’ennesimo inchino verso il Governo nazionale».
Lo affermano Curti e Manzi, che aggiungono: «Ancora una volta tutti coperti e allineati, pronti a nascondersi dietro la consueta formula che proclama impegni futuribili e non meglio precisati. Questo è quanto accaduto ad esempio ieri in Aula con l’approvazione dei vari ordini del giorno, tra cui anche quello da noi presentato, che stabiliscono un vincolo generico a carico del Governo. Non permetteremo dunque che, rispetto a tale responsabilità, la maggioranza individui agili vie di fuga».
«Oggi – concludono i due parlamentari dem – constatiamo come l’Esecutivo sia disposto, ancora una volta, a voltare le spalle ai marchigiani. E’ peraltro triste registrare che, a questo doloroso no alla Zes per le Marche, la Giunta regionale e i rappresentanti del centrodestra rispondano con un silenzio assordante».
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