«In un importante passo verso la promozione della nostra regione e delle sue ricchezze culturali e gastronomiche, il Consiglio regionale delle Marche ha approvato ieri la proposta di legge n. 51 per la “Valorizzazione delle De.Co. (Denominazioni Comunali) e Istituzione del Registro Regionale dei Comuni con Prodotti De.Co.». E’ quanto fanno sapere, con una nota stampa i consiglieri regionali Rossi, Marcozzi, Ciccioli, Marinelli, Latini e Pasqui.
Le Denominazioni Comunali, o De.Co., rappresentano, di fatto, un riconoscimento unico conferito dai Comuni, identificando il legame tra un prodotto e il suo territorio d’origine. Queste De.Co. incarnano la storia, le tradizioni e il patrimonio culinario delle Marche, contribuendo a preservare e promuovere le specificità storico-culturali dei nostri Comuni.
I consiglieri Rossi, Marcozzi, Ciccioli, Marinelli, Latini e Pasqui di maggioranza sostenitori e proponenti della PdL, vedono questa legge come «un passo avanti nella valorizzazione del nostro territorio e delle sue eccellenze gastronomiche e artigianali. La legge istituisce il Registro Regionale dei Comuni con Prodotti De.Co., che servirà come un prezioso strumento informativo pubblico. I prodotti e i disciplinari di produzione associati a queste Denominazioni Comunali – spiegano – saranno identificati da un apposito logo, garantendo visibilità e
riconoscibilità». Attraverso l’istituzione del Registro Regionale De.Co. verranno offerti gli orientamenti alle amministrazioni comunali che intendono riconoscere le De.Co. sul loro territorio. Inoltre, la Regione promuoverà attivamente le De.Co. partecipando a manifestazioni, fiere ed esposizioni in Italia e all’estero, assicurando una visibilità adeguata attraverso i mezzi informativi, comprese le piattaforme digitali.
I consiglieri Rossi, Marcozzi, Ciccioli, Marinelli, Latini e Pasqui promotori della legge sono «soddisfatti di vedere l’adozione della legge che mette in primo piano la cultura, la tradizione e l’identità delle Marche attraverso le De.Co.». Il presidente Latini ha precisato come la legge sia «un dovuto riconoscimento agli agricoltori che da molti anni soffrono per i prezzi inadeguati ai loro prodotti e pur continuano a credere nel lavoro dei campi».
«Il finanziamento della legge potrà essere fatto con un apposito emendamento nella proposta di legge di bilancio, smentendo così le eccezioni di alcuni consiglieri del Pd che avevano contestato l’assenza di fondi e l’impossibilità in futuro di reperirli. Questa iniziativa rappresenta un passo fondamentale per il futuro del Made in Marche, e continueremo a lavorare per promuovere e sostenere le eccellenze
marchigiane».
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