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Festa del 4 novembre, il messaggio di pace di Mattarella riecheggia a Fermo con il prefetto Rocchegiani (Video e Foto)

FERMO - Questa mattina, dopo la santa messa officiata dall'arcivescovo Rocco Pennacchio, la deposizione della corona di alloro in memoria dei caduti. La lettura del messaggio del presidente della Repubblica, Mattarella, e del ministro della difesa, Crosetto per mano del prefetto Rocchegiani e del colonnello Grasso
La festa del 4 novembre a Fermo

Il prefetto Michele Rocchegiani

di Laura Cutini (foto e video di Simone Corazza)

Emozionante cerimonia, questa mattina in Cattedrale a Fermo, officiata dall’arcivescovo monsignor Rocco Pennacchio ad aprire i festeggiamenti per il 4 novembre, festa dell’unità nazionale e delle forze armate. Presenti tutte le maggiori autorità e cariche istituzionali del Fermano con in testa il prefetto di Fermo, Michele Rocchegiani. Numerosi i rappresentanti delle forze armate e delle pubbliche assistenze oltre alla Protezione Civile. L’invito dell’arcivescovo è stato alla preghiera, esortando le istituzioni e i rappresentanti delle forze armate al termine dell’omelia, affinché possano sempre garantire la libertà e la dignità umana dell’uomo. Da lì la benedizione dei presenti, ognuno con il proprio gonfalone di rappresentanza: «Affinchè i governanti possano sempre farsi garanti della dignità umana. Vi ringrazio infine per essere presenti qui oggi – le parole dell’arcivescovo – perché avete scelto di unirvi a questo sacrificio eucaristico». Al termine della cerimonia religiosa, nel piazzale del Girfalco la solenne deposizione della corona in onore dei caduti proprio davanti al monumento in memoria, alla presenza di tutti i rappresentanti delle forze dell’ordine e dell’Esercito, schierati in picchetto d’onore, davanti alle maggiori autorità locali.

L’alzabandiera e l’inno nazionale hanno dato il via alla manifestazione civile, mentre il prefetto Rocchegiani, insieme al colonnello dell’esercito Massimo Grasso, ha dato lettura dei messaggi del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e del ministro della difesa, Guido Crosetto. «Soldati, marinai, avieri, carabinieri, finanzieri e personale civile della difesa, il vostro lavoro quotidiano è essenziale per l’avvenire sicuro e pacifico della nostra comunità e della più ampia comunità internazionale – dà voce il prefetto alle parole di Mattarella – la Repubblica vi è grata. A tutti voi e alle vostre famiglie, rivolgo un caloroso saluto». Successivamente è stato il colonnello Grasso a dare lettura del saluto inviato dall’onorevole Guido Crosetto, ministro della difesa il quale esorta le forze armate all’unità: «La presenza dei nostri militari in questo mondo sempre più grande e terribile, come dimostrano le tante troppe guerre in corso, è capace di portare sicurezza ed è sempre, dove possibile, fattore di stabilità, per creare il dialogo e seguire la pace. L’identità e il senso di unità che ne derivano, sono strumenti irrinunciabili per affrontare un futuro che si annuncia carico di sfide minacciose. Le forze armate sono uno dei principali custodi di questi ideali. Anche per questo, donne e uomini in uniforme a voi tutti esprimo la gratitudine della nazione». La mattinata, contraddistinta nel Fermano anche da altre singole cerimonie nei vari Comuni, si è poi conclusa con la consegna, in prefettura, delle onorificenze al merito della Repubblica.

L’arcivescovo Rocco Pennacchio


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