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Confartigianato chiede, Castelli risponde: prorogato il fondo di contrasto alla deindustrializzazione

ECONOMIA - Natascia Troli, vicepresidente di Confartigianato Macerata-Ascoli-Fermo: «L'intervento risolve alla radice ogni problema e difficoltà che erano sorti poco dopo la pubblicazione delle prime assegnazioni»

«Quando la politica si occupa nel concreto del bene comune, conosce le realtà territoriali dove è chiamata a operare e ne interpreta al meglio problemi e necessità». È un plauso unanime, da parte delle imprese della Confartigianato Macerata-Ascoli-Fermo, quello che si leva in particolare dal comparto interessato al bando di Invitalia per il contrasto alla deindustrializzazione-FCD.

«Come ormai noto, le ridotte tempistiche connesse alla lentezza nella pubblicazione delle graduatorie, con l’invio delle relative PEC circa i contributi assegnati, avevano sollevato nelle scorse settimane una pluralità di proteste – fanno sapere dall’associazione -. Anche Confartigianato, in rappresentanza delle imprese assistite, non si era sottratta, interpellando in prima persona il Commissario Straordinario alla Ricostruzione Sisma 2016, sen. Guido Castelli, affinché si occupasse del tema. Così è stato e la soluzione trovata prevede una proroga del tempo a disposizione per effettuare gli investimenti programmati a tutto il 2024, in luogo del 31 dicembre dell’anno corrente».

«Si tratta di un intervento – fa sapere Natascia Troli, vicepresidente di Confartigianato Macerata-Ascoli-Fermo  – che risolve alla radice ogni problema e difficoltà che erano sorti poco dopo la pubblicazione delle prime assegnazioni. Ora auspichiamo che la pubblicazione della graduatoria si concluda al più presto, così da permettere alle realtà economiche locali di attivare tutti gli investimenti programmati, perché 23 milioni di euro – tanto è il plafond assegnato al Piceno -, faranno davvero la differenza in termini di efficientamento e produttività».


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