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La Fondazione Carifermo dona 25 televisori alla Dialisi del Murri. Due medici in arrivo al reparto

FERMO – Gli schermi doneranno un confort maggiore ai 110 pazienti che si sottopongono alle sedute dialitiche nel reparto di nefrologia e dialisi del nosocomio fermano. Il presidente della Fondazione, Girotti Pucci: «Il nostro impegno per la sanità è grande». Il direttore generale Ast di Fermo, Gilberto Gentili annuncia che sono in arrivo due nuovi nefrologi dal Maceratese

 

di Matteo Malaspina

Venticinque sono i televisori che la Fondazione Carifermo ha donato al reparto di Nefrologia e Dialisi dell’ospedale Murri di Fermo. Uno per ogni posto letto, visto che i precedenti schermi erano obsoleti e non era più possibile aggiornarli. Così, da una richiesta arrivata direttamente dai pazienti, il dirigente del reparto del Murri, Donato Garofalo ha riportato il reclamo al direttore generale Gilberto Gentili. Da lì la donazione della Fondazione.

«Oggi è un giorno di festa e sono onorato del dono che la Fondazione ci ha fatto. Abbiamo avuto un incontro e hanno esaudito tutte le nostre richieste, a dimostrazione della loro vicinanza alla sanità fermana – commenta Gilberto Gentili spiegando poi il perché dell’importanza di questi monitor -. I pazienti passano 4 ore al giorno, 2/3 volte a settimana in questi letti per fare il loro trattamento dialitico e hanno bisogno di diversivi e di confort per passare al meglio quelle ore. Per questo ringrazio anche i medici del reparto così come gli infermieri che con i pazienti, soprattutto in questo caso, instaurano un rapporto di conoscenza e devono avere una grande capacità relazionale ed empatica».

Il direttore Gentili stringe la mano al presidente Girotti Pucci

«La collaborazione con la sanità fermana è per noi una tradizione e un impegno costante – aggiunge il presidente della Fondazione Carifermo, Giorgio Girotti Pucci – Nei nostri programmi triennali la sanità è uno dei settori rilevanti a cui va una quota preponderante delle erogazioni previste. Non vogliamo sostituirci all’Ente preposto all’organizzazione dell’azienda ma vogliamo favorire i punti di forza della sanità. L’impegno è che la fondazione continuerà a favorire tutto ciò che possa comportare una migliore efficienza dell’azienda».

Presenti alla presentazione della donazione anche il direttore sanitario, Simona Bianchi, quello del Murri, Elisa Draghi, quello del rischio clinico, Andrea Vesprini e la funzione organizzativa Maria Teresa Illuminati.

 

Dando uno sguardo ai numeri, il reparto di nefrologia e dialisi ha 8 posti di degenza e 25 posti tecnici (per il trattamento dialitico). 85 sono i pazienti portatori di trapianti renali gestiti per follow up e 15 quelli che hanno bisogno di dialisi peritoneale domiciliare, oltre a 15/16 pazienti in pre-dialisi. In totale, i pazienti cronici che hanno bisogno del trattamento sono 110, ai quali vanno aggiunti i pazienti acuti che entrano in nefrologia o in altri reparti.

«I televisori si abbinano in un contesto in cui offriamo le migliori tecnologie per il trattamento dialitico – dice il direttore del reparto, Donato Garofalo -. Pazienti che sono costretti ad un trattamento salvavita hanno bisogno di confort e benessere e gli schermi diventano un bene essenziale per creare un ambiente quasi familiare».

Facendo un punto sul personale, Gentili annuncia che entro fine anno arriveranno a Fermo due nuovi nefrologi dal Maceratese, persone già esperte che non hanno bisogno di formazione e che sono subito operative, insieme ai 5 medici già presenti in reparto (oltre al primario). Riguardo invece il personale infermieristico, è Maria Teresa Illuminati, colei che si occupa della funzione organizzativa, a dare i numeri: «A Fermo ci sono 25 infermieri nel reparto più due operatori, oltre a 4 infermieri ad Amandola dove c’è un centro che fa assistenza a 14 pazienti. Abbiamo perso una risorsa poco fa ma presto ripristineremo l’organico».

 


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