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Al liceo Medi di Montegiorgio la lezione è all’aperto: è il momento della Green Class Lab

MONTEGIORGIO - Un’area pensata per lo studio all’aperto, con banchi appositi per poter sedere sulle scale, un totem digitale, uno spazio per i dibattiti e il brainstorming, un percorso sensoriale; e ancora, un orto botanico alla francese dove coltivare le erbe aromatiche e lavorare con i ragazzi disabili, fino a una pedana a loro dedicata: tutto questo è la Green Class Lab

Il taglio del nastro del Green Class Lab

di Silvia Ilari

Al liceo “Enrico Medi” di Montegiorgio da sabato non si studia più solo seduti sui classici banchi. È stata inaugurata infatti, alla presenza delle autorità, un’aula speciale: la Green Class Lab. Frutto del finanziamento europeo destinato al Pon Edugreen e laboratori green, ha visto l’impegno dei docenti in prima persona. Su tutti Chiara Vitali insegnante di Storia e Filosofia, vero deux ex machina dietro al progetto.

«Una modalità di apprendimento differente, molto più in linea con i future lab che puntano a un maggior protagonismo degli alunni e con una funzione del docente più da mentor che da trasferitore di conoscenze» ha definito la classe-laboratorio.
Un’area pensata per lo studio all’aperto, con banchi appositi per poter sedere sulle scale, un totem digitale, uno spazio per i dibattiti e il brainstorming, un percorso sensoriale; e ancora, un orto botanico alla francese dove coltivare le erbe aromatiche e lavorare con i ragazzi disabili, fino a una pedana a loro dedicata: tutto questo è la Green Class Lab.

Bellezza, benessere e desiderio
«Il bello ci permette di veicolare al meglio tutte le conoscenze che ci vengono proposte, quindi è importante ricercare bellezza. Poi, c’è il benessere perché in un ambiente dove si sta bene si apprende con più entusiasmo e sinergia. Il terzo concetto fondamentale è il desiderio, solo ricercando qualcosa in più potete far crescere i vostri sogni perché i sogni si realizzano, questo ne è un esempio» ha detto Vitali ai suoi ragazzi.

Green class lab: un nuovo modo di fare didattica
«A primo acchito, vedendo lo spazio recuperato sembrava difficile immaginare qualcosa di bello che potesse portare benessere e supportare il desiderio della conoscenza. Io credo che l’obiettivo sia stato raggiunto, grazie a tutti quelli che hanno collaborato, in modo particolare alla Provincia che ha sbloccato la prima attività, cioè la messa in opera dei lavori, altrimenti non saremmo potuti assolutamente intervenire. Inoltre, ci sono state delle collaborazioni artistiche, ringrazio ancora Francesco Valeri per il suo contributo e tutti coloro che hanno lavorato nell’area» ha continuato.
Proprio Francesco Valeri ha descritto così la sua opera, situata all’esterno a colorare la Green Class Lab: «C’è il viaggio dell’umanità, con una prima parte dove c’è una sorta di demone che rappresenta le paure, la parte negative fino ad arrivare a una parte positiva. Il tutto con percorso che va da Inferno, Purgatorio e Paradiso». Oltre a lui hanno contribuito la ditta Geco edilizia e restauro di Smerillo per la pavimentazione, l’azienda agricola Vita per la piantumazione del verde e la messa in posa del percorso sensoriale e Hobby casa per ciò che riguarda il legno.

Le autorità
Per la Provincia, invece, presenti il presidente Michele Ortenzi per il quale, con le sue iniziative all’avanguardia «il liceo Medi è ormai un punto di riferimento per l’entroterra» e Pisana Liberati, consigliera provinciale delegata all’Istruzione che fa sue le parole della professoressa Vitali su bellezza, benessere e desiderio: «Preferisco che i ragazzi trovino il loro posto nel mondo e tendano verso la sua loro passione nella vita, piuttosto che dedicarsi al solo apprendimento nozionistico». Mario Andrenacci, vicedirigente del “Polo Urbani”, di cui il liceo “E. Medi” fa parte, ha rimarcato l’importanza strategica della scuola montegiorgese, sottolineando l’importanza di «coinvolgere tutti i sensi degli alunni, durante le lezioni».

Le dimostrazioni
A coordinare i vari interventi è stata la responsabile di plesso Vermiglia Concetti che ha spiegato come la presenza di Fabio Perticarini, esperto di Forest Bathing ed Earthing «valorizza la nostra scelta di introdurre un percorso sensoriale in uno spazio didattico esterno». Entrambe le metodologie permettono, infatti, di entrare in contatto con la natura e la terra risvegliando una connessione ancestrale per gli essere umani».
Durante la presentazione all’aperto, Perticarini ha dato una dimostrazione, insieme agli studenti, di come vivere al meglio l’esperienza del percorso sensoriale, preparando i ragazzi nell’area dedicata al debate (dibattito, ndr).
Dimostrazione accompagnata da quelle di micro-lezioni di Latino e Italiano, rispettivamente con protagonisti il professor Michele Salvatori e la classe 3A e il professor Riccardo Santarelli con la 4B.


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