«La toppa è peggio del buco: in piena riforma sanitaria dopo aver nominato a maggio scorso il direttore Gentili, che ha annunciato il suo pensionamento per fine anno, la Regione si sbriga a rinominare al 31 dicembre l’ex dg appena sostituito, Roberto Grinta. È evidente, con tutto rispetto per la professionalità del dottor Grinta, che la sanità fermana si trova di nuovo in un impasse dovuta a continue riorganizzazioni peraltro in un momento delicatissimo». A parlare è il consigliere comunale di Fermo, il dem Paolo Nicolai.
«Sembrerebbe che anche il direttore amministrativo e quello sanitario dovranno essere quantomeno confermati o rinominati – incalza il consigliere Pd – perché decadrebbero di conseguenza; con quale prospettiva fino alla fine dell’anno gli attuali dirigenti potranno organizzare il futuro della nostra Ast? Ancora non sono stati stanziati i budget di spesa, con ben due nuovi ospedali in cantiere e molti servizi da attivare fra cui il robot e l’emodinamica programmata che stenta a decollare, attualmente la situazione viene gestita in modo ordinario. Il Fermano non si può permettere questo approccio da parte della Regione Marche.
Abbiamo chiesto ed ottenuto qualche mese fa (grazie al voto della maggioranza consiliare cittadina) il consiglio comunale aperto del capoluogo di provincia, proprio per discutere di sanità nel nostro territorio e delle problematiche che con la nuova riforma vediamo sempre più evidenti ed in confuse. Non ci eravamo sbagliati».
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