di redazione CF
Il questore Luigi Di Clemente ha emesso nei giorni scorsi ben sei provvedimenti di ammonimento per violenza di genere. Nel dettaglio uno è stato disposto per minacce persecutorie configuranti lo stalking e ben cinque per violenza domestica.
Il primo è un provvedimento emesso a carico di un professionista che si era invaghito di una sua cliente. Interrotto il rapporto sentimentale da quest’ultima, l’uomo non accettando la fine del rapporto sentimentale ha cominciato a tempestare la vittima di messaggi attraverso piattaforme social di messaggistica istantanea, mail e biglietti cartacei fatti ritrovare sul vetro dell’auto in uso alla donna. Di fronte all’irremovibilità della vittima a riallacciare i rapporti, i messaggi si sono fatti sempre più minacciosi e offensivi e l’uomo ha cominciato anche a seguire la vittima e ad appostarsi sotto casa creando alla stessa un crescente stato d’ansia.
Gli altri ammonimenti per violenza domestica sono riferibili in tre casi ad una situazione di grave disagio sociale intra-familiare con soggetti in probabile stato di sofferenza psicologica resisi responsabili di reiterate violenze nei confronti dei genitori e dei fratelli. Gli ultimi due, quasi speculari, sono invece ascrivibili ai classici, e purtroppo molto comuni, casi di violenza fra marito e moglie, caratterizzati da ripetuti atti violenti da parte del marito nei confronti della consorte e consistenti in schiaffi, pugni, calci, insulti e violenza di natura psicologica. Fatti, peraltro, avvenuti alla presenza di minori. Da qui, per tutte le persone ammonite, la convocazione in Questura, dove personale di polizia qualificato e specializzato in materia di violenze domestiche ha notificato ai destinatari i provvedimenti che rappresentano una sorta di avvertimento a cambiare atteggiamento nei confronti della vittima, pena la possibilità di irrogazione di misure di prevenzione ancora più incisive. Nel contempo, e ancora in una ottica preventiva, agli ammoniti sono stati illustrati i percorsi da seguire presso le strutture specializzate della provincia in materia di gestione dei soggetti maltrattanti, dove poter intraprendere un’attività di riconsiderazione dei propri agiti.
La misura dell’ammonimento rappresenta, tra le misure di prevenzione adottabili dal questore, la prima forma di intervento atta a scongiurare quelle gravi forma di violenza domestica, ovvero violenza fisica, psicologica o economica, che si verificano in ambiente familiare o in ambito di rapporti di coppia, con i propri coniugi o partner attuali o passati, prima che le stesse assurgano a fatti più gravi. Per questi motivi è sempre massima l’attenzione della questura pronta a captare qualsiasi forma di violenza anche larvata da cui potrebbe scaturire il pericolo di conseguenze grandemente pregiudizievoli al fine di
adottare le contromisure del caso.
Dal gennaio di quest’anno ad oggi, il questore ha emesso ben 42 provvedimenti di ammonimento per stalking e violenza domestica, a fronte dei 25 disposti nel corso del decorso anno 2022. L’attività si è dimostrata efficace da un punto di vista preventivo. Infatti, in tutti i casi trattati con provvedimento finale di ammonimento non si sono registrate, al momento, delle recidive. «L’eccezionale impennata dei provvedimenti – concludono dalla Questura – non deve necessariamente essere ascritta quale conseguenza di un notevole aumento dei casi di violenza domestica, ma anzi al contrario, come uno strumento importante per prevenire gli atti violenti o meglio per evitare che essi siano portati oltre un certo limite, ed è probabilmente anche questo il motivo per cui molte donne, ai primi episodi di possibile violenza domestica, preferiscono rivolgersi direttamente al questore i cui provvedimenti, pur non avendo la stessa valenza di un provvedimento di natura giudiziaria, hanno una notevole efficacia derivante dall’immediatezza della risposta».
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