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Al Montani i giovani sono anche capaci di “prendere il volo”

FERMO - Sempre più importante la collaborazione della scuola con l’Aeroclub Picenum, sono sette i giovani studenti dell’indirizzo aeronautico che stanno prendendo il brevetto di volo. La dirigente Scatasta: «Sono occasioni di crescita per i ragazzi, formazioni concrete e importanti per un indirizzo di studi che vorremmo crescesse sempre di più»

I giovani dell’istituto Montani sognano di volare. E qualcuno la fa davvero, passando dai banchi dell’indirizzo aeronautico, che fa parte del dipartimento di Trasporti e Logistica della scuola, insieme al nautico, al cielo.

Cresce la collaborazione con l’Aeroclub Picenum, partner di un corso di studi che si propone di formare tecnici di volo, potenziali accademici, operatori delle torri di controllo. La presentazione questa mattina al Museo Miti.

La dirigente Stefania Scatasta, dietro Luigi Marangoni

Mentre è in costruzione un aereo vero e proprio, la cui realizzazione si concluderà nel 2024 e vedrà l’apparecchio prendere il volo, hanno avuto inizio a ottobre le lezioni di volo per sette alunni della scuola, pronti a prendere il brevetto dopo 16 ore di volo e 33 ore di lezioni teoriche. Spiega Luigi Marangoni, il presidente dell’Aeroclub, che ha sede a Montegiorgio: «Nel nostro hangar si sta costruendo coi ragazzi un aeroplano vero e proprio, arrivato dalla Germania poco prima della pandemia. L’anno scorso abbiamo cominciato a costruirlo con i ragazzi e le ragazze della scuola, siamo ormai al 50 per cento, per la fine di quest’anno raggiungeremo l’80 per cento della costruzione e l’anno prossimo lo metteremo in volo, con l’impegno dei ragazzi dell’aeronautico ma anche della meccanica, dell’elettronica, dell’elettrotecnica. Oltre a questo ci siamo impegnati per diffondere sempre di più l’amore e l’attenzione verso il volo, mettendo in piedi un corso junior di pilotaggio, dai 16 in su, la risposta ci ha già entusiasmato».

A guidare i ragazzi un maestro dalla lunga esperienza, Henry Potenza, qualcosa come 12 mila ore di volo e tantissimi piloti formati: «I ragazzi imparano anche una fortissima disciplina, l’attenzione alle condizioni meteo, alla situazione dell’aereo, a tutto quello che serve per volare sicuri, compreso uno stile di vita sano e attento. Devo dire che rispondono sempre con grande entusiasmo, responsabilità, attenzione. Dopo il primo brevetto possono prenderne un secondo per guidare con un accompagnatore e poi fare il corso avanzato che consente di atterrare in tanti aeroporti d’Italia. È un’esperienza forte, si dice che chi ha la passione del volo non la perde mai, chi non ce l’ha non può prenderla da nessuna parte. Per noi è così e questi ragazzi ci danno grandi soddisfazioni».

Gli aspiranti piloti devono sostenere un test scritto e una prova di volo, alla fine del percorso, con gli istruttori del club nazionale. Per ora hanno aderito in sette, con loro anche uno studente dello scientifico, l’unico maggiorenne. Tutti maschi, tranne una giovane che si dice assolutamente convinta del percorso scelto, sicuro che il volo non sia per niente solo appannaggio dei compagni ma può essere vissuto in assoluta parità e affrontato con sicurezza anche dalle ragazze.

Molto soddisfatta del Montani la dirigente Stefania Scatasta che spiega come per l’aeronautico la collaborazione con l’aeroclub di Montegiorgio sia naturale e assolutamente produttiva: «Sono occasioni di crescita per i ragazzi, formazioni concrete e importanti per un indirizzo di studi che vorremmo crescesse sempre di più. L’hangar che ospita l’aereo che stiamo costruendo è già un impegno di lavoro per gli studenti, i nostri docenti vengono da quel mondo, si tratta di una organizzazione forte che traduce in concreto gli studi fatti. È una visione complessiva, dentro un progetto giovane e interdisciplinare, sempre in collaborazione con l’Enac che ci consente di far acquisire ai ragazzi la certificazione per la licenza di operatore della torre di controllo, già spendibile nel mondo del lavoro. C’è un fascino in questo ambiente, dovuto all’incontro tra innovazione e passato. Il Montani ha da sempre investito nell’innovazione. L’idea di ricerca all’interno della didattica è il focus dei nostri indirizzi – ha spiegato la dirigente Scatasta – l’indirizzo di Aeronautica è relativamente recente e si armonizza con questo progetto con l’Aeroclub Picenum. Questo aumenta l’offerta della scuola, facendo incontrare teoria e pratica, l’unico modo per alimentare le passioni dei ragazzi. Il progetto formativo senza queste collaborazioni non sarebbe completo. Un’occasione che vogliamo raccontare al territorio per fare conoscere di più l’indirizzo aeronautico del Montani».

Francesco Silla

 

 


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