facebook twitter rss

Lungomare, Senzacqua sbotta: «Abbattimenti? Sì ma di emissioni inquinanti. Ecco la verità»

PORTO SAN GIORGIO - L'assessore contro le affermazioni del Pd: «Non è prevista nessuna rimozione o abbattimento delle tamerici, bensì un loro spostamento, con riposizionamento in quello che sarà un prezioso filare arboreo a protezione della nuova ciclabile dalla corsia carrabile. Gli alberi presenti nel nuovo lungomare passeranno, quindi, da 58 unità ad oltre 80. Non ci sarà nessun aumento del numero dei parcheggi. Non si tenti, quindi, di far passare il messaggio distorto che verranno abbattuti degli alberi a vantaggio della creazione di posti auto»

L’assessore Fabio Senzacqua

«Ora basta! Posizioni politiche estremiste hanno un limite: quello della decenza e della verità. Non sono più accettabili una ‘sì fatta mistificazione della realtà e tali menzogne». L’assessore all’ambiente di Porto San Giorgio, Fabio Senzacqua sbotta e respinge al mittente le critiche del Pd sulla gestione lungomare, a partire dalle tamerici

«Abbattimenti? Sì, ma solo per quanto riguarda le emissioni inquinanti. Quel tratto di lungomare oggi a doppio senso di marcia, una volta terminati i lavori, infatti, sarà ad un unico senso, con una conseguente riduzione del 50% del transito dei veicoli e delle emissioni di CO2. I lavori del lungomare Gramsci – rimarca l’assessore – rappresentano un’importante opera per la città anche per quanto riguarda la transizione ecologica, la mobilità dolce nonché l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il progetto parla chiaro. Non è prevista nessuna rimozione o abbattimento delle tamerici, bensì un loro spostamento, con riposizionamento in quello che sarà un prezioso filare arboreo a protezione della nuova ciclabile dalla corsia carrabile. Gli alberi presenti nel nuovo lungomare passeranno, quindi, da 58 unità ad oltre 80. A proposito di ciclabile, aspetto importante per la mobilità dolce è la realizzazione di quello che sarà un prosieguo della ciclovia adriatica. Nel tratto ora interessato dai lavori, infatti, verrà realizzata una pista ciclabile dell’ampiezza di 3 metri».

Insomma, per il delegato all’ambiente «non uno scempio privo di ogni criterio di sicurezza e dalle dimensioni risibili, come quella realizzata, solo nel 2022, dal Pd; non un pericolosissimo marciapiede pitturato di azzurro con parcheggi a ridosso divenuto causa, nella scorsa stagione estiva, di numerosi incidenti. Pericoloso sia per i pedoni, costretti a camminare tra bici che sfrecciano lungo la strettissima fascia dipinta, sia per i ciclisti, costantemente a rischio di essere scaraventati a terra da ‘sportellate’ provenienti dall’apertura delle auto nei parcheggi adiacenti. Soldi pubblici, questi sì, davvero buttati via. Con il nuovo progetto la ciclabile avrà un suo percorso dedicato ed adeguato, sicuro e ben protetto da un’aiuola di alberi e verde. Anche per i marciapiedi, stessa storia. Con buona pace di chi afferma, con falsa ed artificiosa preoccupazione, che il progetto del nuovo lungomare non avrà sufficiente spazio per la mobilità dolce. La sede per il transito pedonale del lato est, difatti, sarà ampliata passando da meno di 8 metri attuali ad oltre 11 metri».

Il “montaggio” diffuso dall’assessore Senzacqua

Sul lato ovest, invece, stando ai dati forniti dall’assessore, l’ampiezza del marciapiede passerà dagli attuali 70 a 150 centimetri «così da garantire a tutti, anche a persone più anziane o con disabilità, una piena accessibilità e consentirne un uso agevole anche per chi utilizza carrozzine, passeggini e simili, nell’ottica di tutelare il benessere sociale e la sicurezza della collettività. Infine, nel nuovo lungomare, non ci sarà nessun aumento del numero dei parcheggi. Non si tenti, quindi, di far passare il messaggio distorto che verranno abbattuti degli alberi a vantaggio della creazione di posti auto. Questa è un’altra menzogna sbandierata capziosamente da comitati politicizzati, una mala informazione costruita ad hoc nel tentativo di denigrare una riqualificazione che, a ben vedere, va esattamente nella direzione opposta. La città viene da 10 anni di abbattimenti scriteriati, operati al solo scopo di concedere maggiori spazi di occupazione di suolo pubblico ad uso commerciale, e da una gestione amministrativa che ha abbandonato Porto San Giorgio con un deficit di più di 100 essenze arboree protette abbattute e mai ripiantumate.  Un silenzio assordante di quei sedicenti difensori del verde che oggi, per ‘spalleggiare’ politiche scellerate e che non hanno mai avuto a cuore né l’importanza del verde né gli interessi cittadini, distorcono i fatti pur di screditare chi, invece, cerca di riparare i danni del passato. Stessi difensori che hanno taciuto di fronte al piano portuale del Pd, che prevede lo smantellamento del parco-giardino di Piazza Napoli, con abbattimento di alberi e cementificazione in luogo dell’attuale prato, per la costruzione di due edifici, salvo poi svegliarsi e incolpare per lo scempio l’attuale amministrazione. Solo quest’anno, a seguito all’adozione da parte dell’amministrazione Vesprini della legge 113/1992 (secondo cui ogni Comune dovrebbe piantare un albero per ogni neonato), in occasione della prossima Festa dell’albero – conclude Senzacqua – verranno messi a dimora 60 alberi protetti e si andrà, così, a colmare una parte di quell’abissale gap di piantumazioni lasciato in eredità dalla passata amministrazione».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti