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Transizione ecologica, la sfida del futuro: Cna in campo a sostegno delle pmi del territorio

FERMO - Tanti professionisti nell'incontro organizzato dall'associazione ieri pomeriggio a Villa Nazareth per discutere di nuovi modelli green da adottare per gli imprenditori. Il direttore Caranfa: «Come Cna dovevamo porci in quest'ottica perché dobbiamo guidare le imprese verso questo cambiamento e dare delle direttive»

di Matteo Malaspina

”Imprese protagoniste della transizione ecologica: prospettive, sfide e opportunità” è l’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio nel centro congressi di Villa Nazareth a Fermo, organizzato da Cna Marche Sud. L’evento è l’atto conclusivo di un ciclo che è iniziato a giugno con un primo appuntamento ad Ascoli dove si è parlato del sistema imprese legato alla ricostruzione, ed è proseguito lo scorso 30 ottobre a Macerata dove si è affrontato il tema del turismo, sempre legato alla ricostruzione.

«In questo terzo incontro vogliamo guardare alla ricostruzione con uno sguardo verso il futuro attraverso la transizione energetica ed ecologica perché siamo il più grande cantiere d’Europa e abbiamo modo di orientarci verso questo cambiamento – dice Andrea Caranfa, direttore Cna Fermo -. Se guardiamo alla globalizzazione, si nota come la transizione ecologica, energetica e digitale sono inevitabili. Come associazione dovevamo porci in quest’ottica perché dobbiamo guidare le imprese verso questo cambiamento e dare delle direttive».

Nella prima parte del convegno, a cui hanno preso parte molti professionisti del settore (ingegneri, geometri, architetti e diversi sindaci fermani) sono intervenuti alcuni professionisti, tra cui Barbara Gatto, responsabile del dipartimento politiche ambientali Cna Nazionale che ha inquadrato un po’ quello che si sta muovendo sul fronte della transizione ecologica, incluse tutte le nuove strategie e normative che sono in arrivo dall’Ue. «Normative che sono tante e che determineranno un cambiamento significativo nel modo in cui si fa impresa in termini generali, in particolare sulle piccole imprese, le quali avranno sfide da gestire sul fronte del nuovo approccio, ma anche nuove opportunità perché nel determinare questo nuovo modello di sviluppo si apriranno nuovi ambiti di mercato – dice Gatto che si concentra su un focus anche sul tema energetico -. Con la crisi energetica, l’attenzione delle imprese si è alzata tantissimo. Come Confederazione abbiamo spinto sul fotovoltaico e sull’autoproduzione, interloquendo con il Governo su possibili misure di supporto dedicate alle imprese che dovrebbero essere in arrivo, così come con le comunità energetiche dove ancora siamo in fase di transizione perché siamo in attesa del nuovo decreto che potrebbe aprire a delle opportunità per il territorio».

Spazio poi all’intervento di Simone Forò, tecnologo dell’azienda e-Lab che ha parlato di economia circolare e della direzione da prendere in materia del nuovo disciplinare sulla conformità e l’idoneità dei materiali riciclati proveniente da un’attività di recupero per essere riemessi sul mercato. «In questo momento abbiamo un numero enorme di materiale recuperato ma manca il mercato. La provincia di Fermo fa registrare numeri importanti per quanto riguarda il recupero, con l’attività che è al collasso in quanto gli impianti sono pieni di macerie provenienti dalle zone colpite dal sisma ma non c’è un mercato adeguato al riutilizzo di questi materiali – dice Forò -. Le possibilità ci sono. I criteri ambientali minimi (Cam edilizia) del 2022 obbligano i progettisti ad un approccio green. Occorre quindi progettare green per costruire green. In questo momento, e-Lab si occupa di formazione e informazione e abbiamo iniziato una collaborazione con Cna e con Confindustria Marche per creare un tavolo tecnico che vada a contattare sia il controllore che il controllato in modo da attivare una sinergia per sviluppare una comunità virtuosa. Ci mettiamo a disposizione come consulenti e come laboratorio per far sì che questi materiali abbiano una seconda vita».

Debora Cozza è l’amministratore di Consilium Team, una società di consulenti professionisti che si occupano di sostenibilità aziendale per le pmi: «Facciamo un percorso a tappe modulato alle piccole e medie imprese. Il nostro team è formato da professionisti tra cui revisori contabili, un ingegnere che fa certficazioni, avvocati e accompagniamo l’azienda come se fossimo in un trekking e noi siamo la guida».

Nella seconda parte, spazio a Univpm che ha presentato un proprio studio e poi una tavola rotonda a cui hanno preso parte il commissario alla ricostruzione Guido Castelli, l’assessore regionale Andrea Maria Antonini e un membro del cda di Svem. Gli ospiti hanno discusso su alcuni temi, partendo da diverse parole chiave come sostenibilità, energia, impresa, gestione d’impresa e imprenditorialità.

Presente anche il presidente dell’Ordine degli architetti di Fermo, Andrea Coscia: «Siamo sempre disposti a venire ad ascoltare e ad imparare laddove c’è da imparare e da ascoltare. Sono argomenti già trattati, magari anche in altre realtà, ma c’è sempre il pregio del punto di vista o della prospettiva diversa per cui uno dice, perché no?».


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