La 32esima edizione di Tipicità Festival, programmata a Fermo nel prossimo mese di marzo, si tinge dei colori della bandiera del Sol Levante. Nel 2024, infatti, il Giappone sarà l’ospite d’onore internazionale della manifestazione.
Il rapporto con il Paese dei ciliegi in fiore e dei Samurai è iniziato nel maggio scorso ad Ancona, all’interno del programma di Tipicità in blu, è proseguito ad ottobre a Macerata, nell’ambito di Tipicità EVO e si è consolidato recentemente a Milano con l’evento “Italia e Giappone-Un mondo di sapori artigianali” tenutosi presso il Centro Internazionale di Brera. Il tema della serata si è incentrato sulla celebrazione del patrimonio di sapori tradizionali e di prodotti artigianali che caratterizza i due Paesi, tanto lontani geograficamente, ma accomunati da una storia antica, da culture millenarie, da raffinate cucine tradizionali e da produzioni di altissimo livello.
La delegazione giapponese del Consorzio del Kioke Miso, guidata da Ikehara Kumiko, ha incontrato l’italianità di Tipicità, rappresentata da Angelo Serri, un’iniziativa che da un trentennio promuove le eccellenze marchigiane proiettandole in una dimensione globale, attraverso il costante confronto con altre comunità nazionali ed internazionali e sperimentando format innovativi. Il miso è un ingrediente fondamentale nella cultura gastronomica nipponica, ottenuto dalla fermentazione di legumi e cereali in tradizionali e leggendarie botti di legno.
L’iniziativa milanese, rivolta ad un esclusivo pubblico di opinion makers, professionisti ed operatori del settore enogastronomico, ha rappresentato un’importante occasione di coesione e scambio di conoscenze reciproche tra le due realtà. Il programma si è aperto con un seminario guidato dal maestro Carlo Nesler sul mondo della fermentazione, ponendo a confronto i due Paesi e le rispettive metodologie. Si è poi svolta una degustazione di Kioke Miso proposto da tre produttori provenienti da zone diverse dell’arcipelago: Yasunori Yoshida della Sato Brewery (prefettura di Aichi, centro-ovest del Giappone), Kana Ishikawa della Ishimago Honten (pref. Akita, Nord) e Masato Sanpei della Kouji Wadaya (pref. di Fukushima, centro-nord).
Condotto da Marco Ardemagni, noto personaggio radiofonico e televisivo, l’appuntamento ha visto la partecipazione, tra gli altri, di Alessandro Montagnese ed Edoardo Candidori, delegati rispettivamente dei Comuni di Macerata e Fermo, di Giovanni Caprioli, responsabile Erasmus per la Scuola del farmaco dell’Università di Camerino, di Mario Andrenacci, vicepreside dell’Istituto Alberghiero “C. Urbani” di Porto Sant’Elpidio e di una nutrita rappresentanza di giornalisti. La serata si è conclusa con una fusion di sapori giapponesi ed italiani, un’autentica contaminazione che ha visto impegnati nella creazione di piatti della cucina marchigiana, realizzati utilizzando il Kioke Miso, due giovani chef dell’Accademia di Tipicità: Gianmarco Di Girolami e Davide Marchionni.
Nell’occasione è stata ribadita la volontà di proseguire sulla strada della collaborazione e della promozione congiunta tra le due realtà ed annunciata ufficialmente la presenza giapponese a Tipicità Festival 2024, alla quale ha espresso il proprio sostegno Tokuko Nabeshima, Console aggiunta del Consolato Generale del Giappone a Milano, presente all’evento.
Ambizioso l’obiettivo finale di questo percorso relazionale: la partecipazione marchigiana al programma della prossima Expo, che si terrà nel 2025 nell’affascinante città di Osaka.
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