«Se ci limitiamo a celebrare le ricorrenze e a rinverdire le buone intenzioni ogni volta che si verifica un nuovo femminicidio, ma non facciamo nulla per tentare di modificare concretamente le cose, perfino quando il nostro ruolo di consiglieri regionali ce ne offre l’opportunità, le istituzioni rischiano di sprofondare nell’ipocrisia».
A dirlo è il consigliere regionale del Partito Democratico Fabrizio Cesetti, che poi aggiunge: «Se ci limitiamo a celebrare le ricorrenze e a rinverdire le buone intenzioni ogni volta che si verifica un nuovo femminicidio, ma non facciamo nulla per tentare di modificare concretamente le cose, perfino quando il nostro ruolo di consiglieri regionali ce ne offre l’opportunità, le istituzioni rischiano di sprofondare nell’ipocrisia.
Per tale motivo, questa mattina, al termine della sessione del consiglio dedicata alla presentazione del Rapporto annuale sulla violenza contro le donne nelle Marche – prosegue Cesetti – ho depositato una richiesta al presidente dell’Assemblea Dino Latini affinché vengano assegnati alla IV Commissione ulteriori sessanta giorni per esaminare la proposta di legge da me presentata insieme alla consigliera Manuela Bora, e sottoscritta da tutto il gruppo Pd, che prevede l’istituzione di un fondo volto a integrare le risorse nazionali del Reddito di Libertà alle donne vittime di violenza previste dal decreto legge n. 34/2020. Non è possibile, infatti, che si spendano parole di circostanza nelle occasioni ufficiali, e poi si ignorino le iniziative legislative che possono davvero migliorare la condizione sociale delle donne».
«Questa proposta di legge – continua – è stata depositata lo scorso 3 maggio e, da allora, è rimasta a prendere polvere nel cassetto del presidente della IV Commissione Nicola Baiocchi. Non solo, il 24 ottobre, durante la discussione per l’approvazione dell’assestamento di bilancio, avevo presentato un apposito emendamento che, proprio in attesa di una nuova legge regionale, intendeva creare un Fondo regionale per il finanziamento del Reddito di Libertà per l’anno 2023. Inutile dire che l’intero centrodestra lo ha impietosamente bocciato. Questa ipocrisia deve finire – conclude il consigliere dem – la giunta regionale e tutta la maggioranza dimostrino con i fatti che vogliono combattere la violenze contro le donne e la smettano di prendere in giro le marchigiane».
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