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Auto ribaltate o volate fuori strada, incidenti in A14: giornata “nera” per il Fermano. Velocità da invertire tra politica e conducenti

RAFFICA di incidenti stradali proprio nella giornata di ieri in cui a tenere banco, nel Fermano, sono stati gli interventi e le opere pubbliche messe in programma da qui al 2032 dalla Regione. Sempre più fondamentale la prudenza di chi si mette al volante. Ultimo di una sfilza di sinistri stradali, quello registrato ieri sera ad Archetti di Rapagnano. Sul posto 118, vigili del fuoco e carabinieri del Radiomobile di Montegiorgio

di Giorgio Fedeli

La giornata di ieri è stata una delle peggiori mai registrate nel Fermano in termini di incidenti stradali e sicurezza tra auto ribaltate, finite fuori strada o incidenti in A14. Un bollettino di guerra iniziato la mattina e conclusosi, per fortuna, a tarda notte, senza feriti gravi.

E la mente va, giocoforza, alla sicurezza stradale della rete stradale della nostra provincia. Certo, per carità, non si può non menzionare la prudenza al volante, quantomai imprescindibile soprattutto in giornate di pioggia e vento, dove il manto stradale diventa a dir poco insidioso.

Ma la raffica di incidenti registrata nel corso della giornata di ieri non può non fare il paio con le discussioni della politica che proprio in quelle ore si riuniva per parlare e analizzare le migliorie sulla rete stradale fermana su cui la Regione ha deciso di investire. Si è parlato dei 54 milioni di euro stanziati per il collegamento tra il casello autostradale dell’A14, quelli di fatto per una Lungotenna, strada su cui già la Provincia sta già intervenendo per un suo ampliamento, della Mare-Monti da potenziare (anzi stando alla fotografia dell’attuale, sarebbe meglio dire da realizzare in toto) ma anche della Mezzina (non pervenuta nel piano regionale, o, stesso dicasi, per eventuali interventi sulla Valdaso, anche questi assenti nel piano Infrastrutture 2032.

E poi, certamente, l’autostrada, con la tanto agognata terza corsia (questa sì prevista dalla Regione fino a Pedaso, almeno per ciò che concerne il tratto fermano, entro il 2023). Ma in questo caso tutti sanno che l’ammodernamento dell’A14 non dipende solo dai desiderata e dagli impegni fattivi della Regione. Al tavolo dei protagonisti siedono anche il Governo centrale e la società Autostrade. Due attori non da poco nel nodo gordiano autostradale. Tanto (tutto?) dipenderà dalle loro reali intenzioni di realizzarla. Insomma se da una parte c’è un impegno della Regione a investire, anche se non in tutti i tratti critici o essenziali per il Fermano, quelli insomma da mettere in sicurezza, da rendere una volta per tutte al passo con i tempi e con la mole di traffico che ormai devono contenere quotidianamente, da ammodernare (con nuovi manti stradali e una decorosa illuminazione pubblica, assenti in molti tratti) per cercare di collegare al meglio (in primis in termini proprio di sicurezza) l’entroterra alla costa e viceversa, dall’altra c’è una cartolina stradale macchiata da incidenti su incidenti che solo per miracolo non hanno fatto registrare tragedie.

Ebbene dopo gli incidenti che hanno marchiato la mattinata e il pomeriggio di ieri, nel corso della nottata i vigili del fuoco, i carabinieri e il 118 sono stati nuovamente chiamati a intervenire per un’auto volata fuori strada e ribaltatasi, l’ennesima della giornata, lungo la ss210 a Servigliano intorno alle 20. E da lì a poco più di due ore (erano circa le 22,30) altra auto ribaltata, questa volta a Archetti di Rapagnano. Anche in questo caso sono subito intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco e i carabinieri del Radiomobile di Montegiorgio e della stazione di Monte San Pietrangeli. Con loro anche il soccorso stradale Virgili che ha recuperato la vettura. Un uomo è stato trasportato, fortunatamente non in gravi condizioni, all’ospedale di Fermo. e, dinanzi, alla lista nera di incidenti avvenuti in poche ore, non resta che sperare che, a premere sull’acceleratore, sia solo la politica.

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