di Matteo Malaspina
La città di Fermo fa all in e ottiene 54 milioni di finanziamento per le infrastrutture dalla Regione Marche, frutto del lavoro fatto in squadra dalla Provincia, dal Comune con l’impegno del presidente Francesco Acquaroli, vero garante di questa operazione e con l’ausilio dell’assessore Francesco Baldelli e del consigliere Andrea Putzu.
«L’annuncio di lunedì è un passaggio importante per la città di Fermo. 54 milioni che arrivano sulla viabilità dell’interconnessione tra il casello di Porto Sant’Elpidio e l’ospedale di Campiglione che sono soldi veri, già stanziati e messi a bilancio dalla Regione con fondi propri che ci permette di partire velocemente con la progettazione e le gare di appalto – dice il primo cittadino fermano, Paolo Calcinaro -. Un finanziamento per la struttura viaria della nostra città così alto mai si era verificato e andrà a valorizzare le zone industriali di San Marco, Girola e Campiglione che saranno collegate in un attimo al casello dell’A14 elpidiense, un investimento importante anche per la costa nord che diventerà uno sbocco importante per l’entroterra».
Le opere finanziate nel Piano Infrastrutture 2032 per Fermo sono 3 e verranno concluse entro il 2027. La prima è il ponte tra il casello di Porto Sant’Elpidio e la zona industriale di San Marco, dove sono stati stanziati 24 milioni di euro. La seconda riguarda il Lungotenna, con la realizzazione della rotonda sul ponte San Giacomo che va a completare una strada che già era stata finanziata dalla precedente amministrazione regionale, a cui ora si aggiungono 10 milioni di euro. Per ultimo, la bretella che da Molini si collega alla Mezzina per permettere una viabilità diretta con l’ospedale: anche qui investiti 15 milioni di euro.
«Conto di far partire le gare nella seconda metà del prossimo anno – continua Calcinaro -. Ruolo fondamentale l’ha giocato anche la Provincia, brava a lavorare bene sugli appalti negli anni precedenti e che è riuscita sempre ad appaltare i lavori nei tempi prefissati senza perdere mai soldi dei finanziamenti».
Il punto provinciale, invece, lo fa il consigliere Andrea Putzu. «Per la Pedemontana, strada fondamentale per le zone interne per evitare lo spopolamento, abbiamo investito fondi Pnrr, così come c’è un’interlocuzione con il Governo e l’Anas per trovare altri fondi per il tratto da Servigliano a Campiglione – dice Putzu -. Otto milioni del Poc sono stati investiti per il dragaggio del porto di Porto San Giorgio mentre per la bretella che collega la superstrada di Civitanova con Sant’Elpidio a Mare e Porto Sant’Elpidio c’è un problema e riguarda le troppe osservazioni fatte dal sindaco di Sant’Elpidio a Mare, Alessio Pignotti: se continua c’è il rischio di perdere quei fondi e voglio fare un appello pubblico per decidere il prima possibile altrimenti si rallenta la procedura d’appalto e la costruzione».
Riguardo la terza corsia, Putzu è irremovibile: «Si va avanti su questa linea perché così era scritto nel programma elettorale. Chi parla ancora di arretramento non vuole creare sviluppo per il territorio e non ci faremo sviare da qualche comitato».
Ultimo passaggio sulla Mezzina, dove la Provincia insisterà per un’interlocuzione con Anas per capire se si può investire per il miglioramento di quella strada e, guardando al futuro, di unire la provincia di Fermo e Ascoli Piceno facendola arrivare fino a Valmir, dando la possibilità anche alla valle fermana più a sud di avvicinarla al nuovo ospedale. «Con questo piano, per la prima volta, il governo regionale ha pensato a collegamenti non solo provincia per provincia ma un’intero collegamento per tutte le Marche» conclude il consigliere di FdI.
«Oggi segniamo il passo di una fase decisiva e risolutiva considerando gli urgenti investimenti che l’amministrazione regionale delle Marche ha voluto fare in una provincia che negli anni precedenti poco si è fatto e ci troviamo a colmare quel gap che ci fa raggiungere il livello di altre province – dice il consigliere regionale Marco Marinangeli -. Sono opere importanti sia per quanto riguarda le ingenti somme messe in campo ma soprattutto decisive per far crescere un territorio. Investimenti che vanno ad incidere tra le varie intervallive, collegamenti migliorati e creati tra l’est e l’ovest e tutta una serie di percorsi di facilitazioni che permetteranno al nostro tessuto produttivo di essere più moderno ed efficace».
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