«La nuova viabilità di competenza regionale desta preoccupazione e sconcerto. Sant’Elpidio a Mare è praticamente esclusa dal tracciato della nuova Faleriense, che passerà interamente in territorio di Fermo senza alcun ponte di collegamento con il territorio Elpidiense. Il nuovo ponte a Porto Sant’Elpidio che collegherà il casello autostradale con la nuova Faleriense in contrada Paludi giova soltanto a Fermo ed alla sua zona industriale, ed è un surplus, visto che, con i lavori in itinere della nuova rotatoria sulla statale adriatica, quella zona è già degnamente collegata, mentre Sant’Elpidio a Mare e Monte Urano vengono tagliate fuori. Ricordiamo che il consiglio comunale di Sant’Elpidio a Mare, all’unanimità, all’epoca dell’amministrazione di centrodestra guidata da Martinelli, si espresse a favore della nuova Faleriense come opera compensativa della terza corsia autostradale, a condizione che venisse realizzato il ponte con Sant’Elpidio a Mare all’altezza dell’incrocio di Santa Caterina. È chiaro che il ponte è legato alla realizzazione della nuova Faleriense, altrimenti non avrebbe senso, ed è quindi in quella stessa progettazione che va inserito». E’ quanto tuonano dal Partito democratico di Sant’Elpidio a Mare, guidato da Loredana Marziali. Nei giorni scorsi è stato proprio il sindaco Alessio Pignotti a stigmatizzare il bypass che subirebbe la città.
«Il centrodestra locale, invece di far sentire la sua voce in difesa degli interessi della città – incalzano i dem – avalla i suoi rappresentanti regionali, ed addirittura tenta di scaricare sul Sindaco Pignotti, reo di “essersi svegliato tardi” sul ponte del Tenna, la responsabilità di uno schiaffo alla città da parte del governo regionale di centrodestra. Altrettanto fanno i rappresentanti regionali, che dopo aver sistemato i loro orticelli a Porto Sant’Elpidio e Fermo, lo spingono a dire sì ad un altro scempio, cioè la bretella che dal casello di Civitanova Marche dovrebbe collegare Porto Sant’Elpidio passando per Bivio Cascinare. Una bretella, lo ricordiamo, di cui hanno modificato il progetto originale della giunta Ceriscioli per spendere meno, proponendone un altro che impatta pesantemente su Bivio Cascinare. A quelle modifiche ci si sarebbe dovuti opporre fin da subito, cioè dal famoso incontro di Civitanova, ma si sa, in campagna elettorale tutto fa brodo. Le richieste di miglioria, sia pur tardive, da parte del sindaco, rappresentano il minimo sindacale per accettare questo nuovo tracciato. Il sindaco Pignotti, nei giorni scorsi, è intervenuto in merito, rivendicando giustamente le ragioni di Sant’Elpidio a Mare, peraltro ringraziando la consigliera regionale Marcozzi per l’interessamento, interessamento meritevole ma che evidentemente fino ad ora non ha prodotto effetti. L’isolamento dell’amministrazione comunale in tutte queste vicende è lampante. È necessario che questo paese si scuota, per necessità e dignità, se non vuole finire ai margini, nei quali queste azioni, che si muovono sull’asse politico Porto Sant’Elpidio-Fermo, vogliono relegarlo. Che il sindaco e l’amministrazione comunale si siano mossi bene o male passa in secondo piano di fronte all’interesse della città. Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte, forze politiche, associazioni di categoria e popolazione. Noi faremo la nostra, annunciando fin d’ora una interrogazione urgente da parte del consigliere regionale Fabrizio Cesetti al presidente della Regione, Francesco Acquaroli, e mettendo in campo tutte le azioni possibili al fine di scongiurare tutto questo. Infine una considerazione è d’obbligo. A chi persegue l’intento, miope, di isolare Sant’Elpidio a Mare nel Fermano, ricordiamo che così facendo non si rafforza di certo il territorio, né chi ambisce ad esserne punto di riferimento».
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