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Anci Marche: Fioravanti-Fiordelmondo per la presidenza. “Endorsement” di Calcinaro per sindaco di Ascoli

ANCONA - Il primo cittadino di Jesi ha annunciato ufficialmente l’intenzione di competere con il sindaco di Ascoli nella corsa al vertice regionale dell’associazione dei comuni italiani. Pur garantendo la massima imparzialità nell’iter burocratico che porterà all’elezione nella mattinata di domani, il presidente uscente conferma il suo sostegno al primo cittadino ascolano. Ultime ore di contatti e strette di mano, nella speranza che le promesse fatte si traducano in voti certi: difficile, visto che tra assenze ed esclusioni i numeri della vigilia appaiono “gonfiati” rispetto alle proporzioni dell’assemblea

Fiordelmondo e Fioravanti

 

di Federico Ameli

 

Sono 144 i sindaci pronti a sostenere la candidatura, poi l’investitura del presidente regionale Francesco Acquaroli e i 14 anni di esperienza all’interno dell’associazione. Fino a poche ore fa, per il sindaco di Ascoli Marco Fioravanti la strada verso la presidenza dell’Anci Marche sembrava del tutto spianata, ma le ultime novità emerse alla vigilia dell’assemblea congressuale dell’associazione regionale dei comuni italiani sembrano profilare all’orizzonte un testa a testa più avvincente del previsto.

Marco Fioravanti

 

A sfidare il primo cittadino ascolano nella mattinata di domani, sabato 25 novembre, sarà il collega di Jesi Lorenzo Fiordelmondo, che in questi ultimi giorni ha lavorato sottotraccia raccogliendo 101 sottoscrizioni a favore della sua proposta programmatica.

 

Attuazione del Pnrr, attenzione alla ricostruzione post-sisma e ai cambiamenti climatici, sviluppo economico e superamento dell’isolamento infrastrutturale in chiave sostenibile sono i pilastri del programma di Fiordelmondo, che promettendo di valorizzare tutti i comuni marchigiani indipendentemente dalla collocazione geografica e dal numero di abitanti entra ufficialmente nella corsa alla successione di Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo e attuale presidente facente funzione di Anci Marche.

Il sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo (foto dalla pagina Facebook “Lorenzo Fiordelmondo Sindaco”)

 

Nel Polo di Monte d’Ago dell’Università Politecnica delle Marche, ad Ancona, il primo cittadino fermano dirigerà i lavori della sua prima e ultima assemblea congressuale dell’Anci, nel corso della quale dovrà emergere il nome del suo successore. Pur garantendo la massima imparzialità nell’iter burocratico che porterà all’elezione, dovendo esprimere una preferenza per il nuovo corso dell’Anci il sindaco di Fermo non ha dubbi.

 

«Ho parlato tempo fa con Marco – Fioravanti, ndr – che mi ha espresso questa sua legittima aspirazione – dichiara Calcinaro – lo conosco, lo stimo e credo sia davvero una persona all’altezza di questo compito. Ho dato il mio appoggio a Fioravanti, ma non sono stato contattato per appoggiare altre candidature.

 

Per quanto riguarda Fiordelmondo, infatti, ho avuto modo di conoscerlo solo recentemente, a Parigi. Mi è sembrato un sindaco molto “quadrato”, ci siamo scambiati molte comuni esperienze amministrative ma non abbiamo affrontato questo discorso. Ad ogni modo, pondero bene le mie scelte e quando do il mio appoggio a qualcuno non mi tiro indietro».

Paolo Calcinaro

 

A poche ore dalla scadenza del suo mandato pro-tempore, il sindaco di Fermo esprime anche le motivazioni alla base della scelta di non avanzare una sua candidatura alla carica ricoperta dallo scorso maggio, quando l’allora presidente Valeria Mancinelli fu costretta a passare il testimone al termine del suo percorso amministrativo da sindaco di Ancona.

 

«Ho avuto modo di constatare che, per il tempo che sono solito dedicare a ciò che faccio, questa esperienza non è compatibile con l’amministrazione di una città come Fermo – spiega Calcinaro – che adesso richiede molta attenzione, in particolare per gli investimenti del Pnrr che devono necessariamente essere messi a terra».

 

Per la presidenza regionale dell’Anci sarà dunque una corsa a due tra Fioravanti e Fiordelmondo, che in queste ultime ore dovranno chiudere il cerchio attorno ai propri sostenitori per presentarsi all’assemblea di domani con una buona base elettorale.

 

A proposito di voti, il fermento degli ultimi giorni deve aver colto di sorpresa più di un amministratore locale tra quelli dei 225 comuni marchigiani che domani, a meno di defezioni dell’ultim’ora o assenze forzate per via delle quote associative non pagate, saranno rappresentati in assemblea.

 

Calcolatrice alla mano, infatti, i 144 comuni a sostegno di Fioravanti e i 101 in favore di Fiordelmondo superano ampiamente la quota dei sindaci ammessi al voto. È probabile, dunque, che più di un amministratore abbia verbalmente accordato la propria preferenza a entrambi i candidati, per poi sciogliere le ultime riserve nel segreto dell’urna anconetana.

 

Ci sarà poi da fare i conti con l’apparente disinteresse dimostrato da diverse piccole realtà locali che, a conti fatti, potrebbero vantare lo stesso peso elettorale dei capoluoghi marchigiani, ma che non intendono fungere da ago della bilancia nella contesa elettorale. Qualcuno con tutta probabilità, delegherà altri amministratori, altri invece rischiano di disertare la convocazione.

 

Ultime ore, dunque, di contatti, telefonate e strette di mano al termine di una campagna elettorale anomala e per certi versi inedita. Chissà se la visita odierna a Papa Francesco in compagnia dei sindaci del cratere sismico avrà rappresentato l’occasione ideale per Fioravanti per serrare i ranghi del suo schieramento, o se invece, al contrario, la corsa last minute di Fiordelmondo all’ultima preferenza porterà i frutti sperati.

 

 


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