Pool di sindaci dei Comuni fermani nel cratere in udienza dal Papa con il commissario sisma Castelli (Le Foto)

Suggestiva ed emozionante mattinata, quella vissuta oggi da diversi sindaci del Fermano in udienza da papa Francesco. Una squadra di primi cittadini dei Comuni del cratere nel nostro territorio, insieme a loro omologhi da altre province, ha infatti partecipato, alle 10,30, all’udienza chiesta, e ottenuta, dal commissario straordinario alla ricostruzione sisma 2016, il senatore Guido Castelli.

L’udienza si è svolta nella sala Clementina del Palazzo Apostolico. Tra i sindaci del Fermano, accompagnati dal prefetto di Fermo, Michele Rocchegiani, erano presenti Giorgio Grifonelli (Montefalcone Appennino), Carla Piermarini (Ortezzano), Francesco Agostini (vicesindaco di Santa Vittoria in Matenano), Gianmario Borroni (Monte Rinaldo), Ivano Bascioni (Belmonte), Marco Fabiani (Monteleone di Fermo), Marco Rotoni (Servigliano), Antonio Vallesi (Smerillo), Marino Screpanti (Montelparo), Domenico Ciaffaroni (Montefortino), Gilberto Caraceni (Massa Fermana), Mauro Ferranti (Montappone) e Michele Ortenzi (Montegiorgio), anche nelle vesti di presidente della Provincia. E dopo qualche scatto davanti al Vaticano, in un’assolata giornata capitolina, tutti ad ascoltare le parole di vicinanza del Santo Padre. Presente anche il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli.

Il commissario Guido Castelli ha donato a papa Francesco, a nome di tutta la comunità del sisma, è di Giuliano Giuliani: «In travertino della cava di San Marco – spiega Castelli – è stato un momento molto bello, intenso. La scultura raffigura la chiesa di San Francesco di Amatrice».

Papa Francesco riceve il commissario Guido Castelli (foto diffusa da Ufficio stampa e comunicazione 
Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016)

«Quella di oggi è stata una giornata davvero speciale, di forte spiritualità che ha dato  ulteriore linfa all’unità e alla coesione che lega la grande comunità dell’Appennino centrale, oggi riunita in  udienza con Sua Santità Papa Francesco. Questa esperienza, che porterò sempre con me, ha reso palese  il senso di quel ‘metodo sinodale’, che significa ‘camminare insieme’, attraverso il quale dobbiamo compiere l’opera di ricostruzione e di riparazione dell’Appennino centrale. Dopo undici mesi da Commissario i  dati parlano finalmente di un cambio di passo. Vedere riuniti insieme tutti i livelli degli enti locali, dai Pre sidenti delle quattro Regioni del sisma ai 138 Sindaci del cratere, i Vescovi delle nostre diocesi, i Prefetti,  i Rettori e i rappresentanti delle professionalità tecniche che contribuiscono alla grande opera alla quale  siamo chiamati, restituisce il modo evidente il senso del ‘camminare insieme’ verso un futuro di nuova  speranza e di sviluppo per le nostre comunità» ha aggiunto il senatore Castelli.

Il commissario Castelli dona la scultura di Guidi a papa Francesco

«Il Santo Padre ha rivolto parole di vicinanza e di sostegno nei confronti delle nostre comunità, verso le  quali, sin dal 2016, ha manifestato grande vicinanza ed empatia. Nel suo intervento Papa Francesco ha  toccato temi decisivi, che riguardano molto da vicino il lavoro che quotidianamente svolgiamo. In particolare – aggiunge Castelli -, quello legato alla sostenibilità ambientale, che è strettamente connessa con la  ricostruzione nel cratere, che si sviluppa attraverso il rinnovo del nostro patrimonio edilizio. Non a caso  anche noi, così come Papa Francesco, saremo alla Cop 28 a Dubai dove la Struttura commissariale presenterà il suo modello di ricostruzione: una buona prassi che prevede di affrontare e gestire l’avanzare  della crisi climatica favorendo la presenza dell’uomo e il ripopolamento di questi territori. Il contrasto alla  crisi demografica, che da tempo affligge l’Appennino centrale, e il contrasto alla crisi climatica sono due  facce della stessa medaglia. Particolarmente rilevante è il fatto che il Sommo Pontefice ha fatto riferimento  al Programma NextAppennino, la strategia tesa ad accompagnare il rilancio economico e sociale alla  ricostruzione materiale. Le persone che voglio restare, o venire a vivere in queste terre, devono beneficiare  di adeguati servizi, opportunità di lavoro e condividere un ambiente comunitario. Attraverso NextAppennino è proprio ciò che stiamo facendo. Il carattere ‘comunitario’ che abbiamo dato a questa ricostruzione  è davvero il tratto distintivo che è alla base del cambio di passo che abbiamo impresso alla ricostruzione.  Poter ascoltare insieme le esortazioni e le parole di sostegno di Papa Francesco – conclude il Commissario  – ci fa tornare a casa arricchiti nello spirito e ancora più di desiderosi di compiere il nostro dovere fino in  fondo, senza risparmiarci mai».

«Questa mattina, insieme al Commissario alla ricostruzione, agli altri presidenti delle Regioni, ai vescovi e ai sindaci del cratere del sisma del 2016, siamo stati accolti in udienza da Papa Francesco. Una grande emozione – le dichiarazioni del governatore delle Marche, Francesco Acquaroli – un momento sicuramente simbolico che rappresenta un forte segnale di attenzione e vicinanza da parte del Santo Padre per le nostre comunità che hanno grande volontà di rinascere».

Papa Francesco riceve il commissario Guido Castelli

Papa Francesco e il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli – foto©Vatican Media (diffusa dalla Regione Marche)