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Magliano di Tenna celebra la Giornata contro la violenza sulle donne: panchina rossa nel parco della Rimembranza

IL SINDACO Pietro Cesetti ha voluto rimarcare che «sicuramente è un gesto simbolico ma di enorme valore contro ogni forma di sopruso, di violenza e soprattutto della mancanza di rispetto e di amore. Abbiamo tutti bisogno di rimanere uniti, in particolar modo nelle piccole comunità come la nostra, dobbiamo ritrovare il piacere del dialogo, della convivenza civile e del senso della nostra vita. Significativo anche il gesto dei nostri due assessori, Gabriele Fiè e Enzo Ferracuti, che ringrazio, i quali hanno provveduto a recuperare una panchina ormai datata, a proprie spese, verniciando con maestria la stessa»

Anche l’Amministrazione Comunale di Magliano, guidata dal sindaco Pietro Cesetti, ha voluto celebrare la “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Il 25 novembre infatti è la data di questa importante ricorrenza istituita dall’Onu, ora più che mai dopo la triste vicenda dell’omicidio di Giulia Cecchettin, che ha scosso le coscienze di tutti contro l’indifferenza.

E simbolo cittadino della lotta contro la violenza di genere, una panchina rossa nel parco della Rimembranza, nei pressi della circonvallazione del borgo storico del paese.

Pietro Cesetti

Il sindaco Pietro Cesetti ha voluto rimarcare che «sicuramente è un gesto simbolico ma di enorme valore contro ogni forma di sopruso, di violenza e soprattutto della mancanza di rispetto e di amore. Abbiamo tutti bisogno di rimanere uniti, in particolar modo nelle piccole comunità come la nostra, dobbiamo ritrovare il piacere del dialogo, della convivenza civile e del senso della nostra vita. Significativo anche il gesto dei nostri due assessori, Gabriele Fiè e Enzo Ferracuti, che ringrazio, i quali hanno provveduto a recuperare una panchina ormai datata, a proprie spese, verniciando con maestria la stessa. Che sia di esempio e buon auspicio per invertire la rotta di un fallimento culturale ed educativo dove emerge il possesso e l’apparenza, dove l’avere predomina sull’essere, per ripartire in un confronto, per una maggiore comprensione dell’altro, senza differenze».


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