di Federico Ameli
L’Anci Marche riparte da Marco Fioravanti. L’assemblea congressuale andata in scena nella mattinata di oggi, sabato 25 novembre, ad Ancona ha infatti individuato nel sindaco di Ascoli la figura ideale per raccogliere il testimone di Paolo Calcinaro e diventare il nuovo presidente dell’associazione regionale dei comuni italiani.
L’elezione di Fioravanti, sostenuta alla vigilia da oltre 140 rappresentanti delle amministrazioni comunali marchigiane, giunge al termine di un’inedita e fulminea campagna elettorale che, nelle ultime ore, ha assistito all’inattesa rincorsa del sindaco di Jesi Lorenzo Fiordelmondo sul primo cittadino ascolano, a lungo considerato come unico candidato alla presidenza regionale dell’Anci.
Al momento del voto, però, la credibilità e l’esperienza ultradecennale di Fioravanti all’interno dell’associazione, unita all’investitura del presidente regionale Acquaroli e al sostegno degli enti locali marchigiani, hanno avuto la meglio sulla proposta programmatica avanzata da Fiordelmondo.
«È un’immensa gioia essere stato eletto nuovo presidente di Anci Marche – commenta Fioravanti sui suoi profili social – È un grande onore, ma anche una grande responsabilità dover rappresentare tutti i comuni della nostra regione.
Visione, condivisione, collaborazione e partecipazione attiva saranno le parole d’ordine che guideranno questo nuovo percorso: tutti insieme a lavoro, per migliorare sempre più il tessuto sociale, economico e umano delle nostre fantastiche Marche».
Paolo Calcinaro, il sindaco di Fermo che negli ultimi mesi aveva ricoperto l’incarico di presidente facente funzione, è il nuovo vice presidente vicario. Sarà lui a sostituire a tutti gli effetti, quando ce ne sarà bisogno, Fioravanti. C’è anche un altro vice presidente, ovvero lo “sconfitto” Fiordelmondo: l’onore delle armi.
«Ringrazio tutti i sindaci delle Marche che hanno deciso di supportare, in maniera unitaria, la mia candidatura, mettendo da parte le differenti vedute politiche per sostenere una visione glocal che abbraccia tutti i territori delle Marche. Mi impegnerò assiduamente, con massima attenzione e dedizione, per ripagare la fiducia che mi è stata concessa. Tra le tematiche che andrò ad attenzionare insieme a tutti i colleghi sindaci – le prime dichiarazioni del neoeletto presidente – ci sarà, innanzitutto, la messa in sicurezza dei territori colpiti dalle calamità naturali: dal sisma alle alluvioni, passando per le forti nevicate degli anni passati e le frane. Lavoreremo su strutturati piani di prevenzione dei Comuni a rischio sismico o dissesto idrogeologico, con uno sguardo che parte dalle zone costiere e arriva alle aree dell’entroterra. Attraverso un dialogo costante con la Regione Marche e l’Anci Nazionale ci focalizzeremo anche sugli investimenti infrastrutturali, fondamentali per favorire una crescita turistico-economica dei nostri territori. Il ruolo di ciascun sindaco sarà determinante: la voce dell’Anci Marche sarà unica e collettiva, ma partirà dalle specifiche esigenze delle nostre comunità. Metteremo in campo misure volte a contrastare lo spopolamento delle aree interne, ci impegneremo a prorogare la sospensione delle quote capitali dei mutui e a stabilizzare i lavoratori precari impegnati nella ricostruzione. Tra i vari progetti, figura anche quello di eliminare il limite di mandato per i sindaci dei Comuni fino a 5mila abitanti e la possibilità di un terzo mandato per i sindaci dei Comuni fino a 15mila abitanti. Lavoreremo, infine, su un nuovo progetto di comunicazione, che sia in grado di rilanciare il brand Anci Marche. Visione, condivisione, collaborazione e partecipazione attiva saranno le parole d’ordine che guideranno questo nuovo percorso: io sarò il Presidente, ma tutti insieme lavoreremo per migliorare sempre più il tessuto sociale, economico e umano della nostra fantastica regione».
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