di Nunzia Eleuteri
«Favorevole o contrario all’arretramento? Rispondo con un’altra domanda: vogliamo progredire o tornare indietro?». A parlare è l’imprenditore Lanfranco Beleggia, intervistato da Cronache Fermane sul tema dell’arretramento dell’A14 che sta facendo discutere non poche persone.
Ha le idee chiare Mr Brosway che, nonostante la mancanza di infrastrutture, è riuscito a creare un impero mantenendo il quartier generale nell’entroterra fermano tra Montegiorgio e Grottazzolina.
La sua Bros Manifatture è leader nel settore gioielli con marchi di prestigio come Brosway, Rosato, Pianegonda, S’Agapò. Sicuramente ha mostrato attaccamento quanto caparbietà nel voler restare a lavorare e vivere nel suo territorio. E di certo ha chiara la situazione delle difficoltà logistiche e della mobilità del Fermano.
«L’arretramento dell’autostrada sarebbe ottimale per uno sviluppo futuro – sottolinea con forza – è chiaro che non parliamo di un’opera realizzabile nel breve periodo ma se non vogliamo tornare indietro dobbiamo progettare, pensare in prospettiva. Viviamo in un territorio bellissimo che merita di essere conosciuto e valorizzato. Senza servizi, non possiamo aspettarci nulla».
Lo sa bene Lanfranco Beleggia che, da anni, sta investendo proprio sul Fermano restaurando palazzi storici di grande prestigio come il magnifico palazzo Alaleona di Montegiorgio (oggi resort da mille e una notte); valorizzando colline con il recupero di casali come Officina del Sole e vigneti nella campagna della sua Montegiorgio. Sta anche promuovendo il turismo e offrendo ospitalità di lusso a 5 stelle con Villa Lattanzi a Torre di Palme. Tanti altri progetti in cantiere, molto belli ma che spesso stentano a decollare proprio per carenza di servizi comodi per i potenziali utenti. Ma Beleggia non si perde d’animo e continua ad investire e a credere nella bellezza di questa provincia.
«Penso che se vogliamo progredire, dobbiamo tutti lavorare all’unisono per l’arretramento dell’autostrada. Ne trarrebbe beneficio l’intera comunità fermana, dalla collina alla costa. Si eviterebbe lo spopolamento delle aree interne, si creerebbero i presupposti per un maggior sviluppo del distretto del cappello e anche calzaturiero, che sono fonte di ricchezza e lavoro per tante famiglie. Si decongestionerebbe la costa dal traffico e dal sovraffollamento. Non vedo davvero il motivo per cui non dovremmo caldeggiare lo spostamento dell’A14. Anzi, mi permetto di fare un appello ai politici e alle istituzioni locali: uniamo le forze per ottenere quest’opera garantendo benessere futuro al nostro territorio».
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