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Giro di vite dei carabinieri: fioccano le denunce

FERMANO - Prosegue senza sosta l'attività dei militari dell'Arma per reprimere gli episodi di illegalità diffusa. Serie di denunce in tutto il territorio

di redazione CF

Nei giorni scorsi, i militari del Comando Provinciale dei Carabinieri di Fermo hanno concluso una serie di operazioni volte a reprimere episodi di illegalità diffusa nel territorio provinciale. In dettaglio, i Carabinieri della Stazione di Porto San Giorgio, nell’ambito delle attività di contrasto alle condotte illecite sul territorio, hanno concluso con successo un intervento finalizzato a prevenire comportamenti delittuosi, infatti in seguito a un mirato servizio finalizzato al contrasto delle condotte illecite in materia di stupefacenti, i Carabinieri hanno controllato un giovane del posto, già pregiudicato, presso la località Lido Tre Archi – Via Tobagi. Durante la perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza complessiva di cm. 15. Il giovane è stato deferito in stato di libertà alla competente Procura della Repubblica per porto ingiustificato di armi bianche.

A Petritoli è stato denunciato un pregiudicato per lesioni personali con emissione di un divieto di accesso a esercizi pubblici: in seguito alla denuncia formalizzata da un residente, i Carabinieri della Stazione di Petritoli hanno deferito in stato di libertà un giovane classe 1988 di Fermo, già pregiudicato, per il reato di lesioni personali. Il giovane, nei pressi di un Bar a Monte Giberto ha colpito con un pugno al capo un uomo, causandogli lesioni che hanno richiesto cure mediche con prognosi di 10 giorni per “trauma facciale per aggressione con percosse”. È stato notificato il divieto di accesso agli esercizi pubblici ed ai locali di pubblico intrattenimento nei confronti dell’autore. A Montegiorgio i Carabinieri della locale Stazione hanno dato esecuzione a un’ordinanza di sottoposizione alla detenzione domiciliare emessa dall’Ufficio Esecuzioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Fermo. È stato arrestato un uomo classe 1979 di Torre San Patrizio in esecuzione di una sentenza a suo carico per il reato di falsa attestazione a pubblico ufficiale sulla propria identità, commesso a Porto Sant’Elpidio nel giugno 2020. A Monte San Pietrangeli a conclusione degli accertamenti, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Montegiorgio hanno denunciato in stato di libertà un uomo ritenuto responsabile dei reati di porto di armi od oggetti atti ad offendere e accensioni ed esplosioni pericolose. L’uomo aveva esploso un colpo d’arma da fuoco con il proprio fucile Beretta, calibro 12, per scacciare piccioni selvatici dagli impianti sportivi di cui era custode. Sempre a Monte San Pietrangeli i Carabinieri della Stazione hanno denunciato in stato di libertà un uomo classe 1975 di Torre San Patrizio per uso di atto falso. L’uomo, durante le fasi della sua sottoposizione al provvedimento della libertà controllata, aveva esibito ai militari operanti una patente di guida italiana, successivamente risultata contraffatta. A Porto Sant’Elpidio i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà alla competente Autorità giudiziaria un uomo classe 1954 di Porto Sant’Elpidio per il reato di omessa custodia delle armi. Cinque fucili da caccia e 1.300 munizioni, regolarmente denunciati, sono stati trovati incustoditi nell’abitazione del soggetto. Le armi e le munizioni sono state sottoposte a sequestro penale. A Monte Urano i Carabinieri della locale Stazione hanno deferito in stato di libertà un fermano classe 1976, già pregiudicato, per il reato di danneggiamento. L’uomo è stato identificato come colui che ha danneggiato il cofano motore e il parabrezza dell’auto Fiat Punto di proprietà di un residente, utilizzando un tombino. Le ragioni del gesto sono ancora ignote. Il danno ammonta a 600 euro, non assicurato. I Carabinieri continuano ad operare con determinazione e impegno sul territorio per contrastare ogni forma di illegalità, assicurando la sicurezza dei cittadini e contribuendo al mantenimento dell’ordine pubblico.


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