Anche a Porto San Giorgio sono affissi i manifesti con, a tema, la narrazione distorta dei femminicidi. “In altre parole” è il progetto ideato dal collettivo “Pensiero Manifesto”.
«L’esigenza di costruire una sensibilità che parta proprio dalle parole – spiegano i promotori – è stata colta per prima dal Comune di Jesi, che ha ideato l’iniziativa e commissionato al collettivo la realizzazione dei manifesti e successivamente dall’associazione “Karussell”, in collaborazione con il comitato pari opportunità del Comune di Fermo, che sono riusciti a portare i manifesti anche nella provincia fermana.
Dieci sono i messaggi sviluppati -aggiungono – che prenderanno spazio all’interno della nostra quotidianità, magari per poco, il tempo di uno sguardo distratto ma il concetto, il messaggio, difficilmente passerà inosservato; scritto sulla pelle, e per la pelle delle 103 donne (solo quest’anno) vittime di essere donne e di aver amato la persona sbagliata».
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