di Matteo Malaspina
Smettere di fumare non è cosa facile. Servono tanta forza di volontà, la voglia di farlo e soprattutto un aiuto. Ausilio che è pronto a dare il nuovo centro antifumo ”Respiro” che sarà attivo da gennaio a Capodarco.
«La Regione ha istituito dei dipartimenti funzionali per le dipendenze patologiche come strutture funzionali miste pubblico-privato. A farne parte sono gli enti accreditati, le comunità come l’Arcobaleno e Speranza, gli Ambiti socio sanitari e i Distretti. Questi dipartimenti sono finanziati dalla Regione con fondi erogati ogni 2 anni che permettono di attivare iniziative co-progettate tra pubblico e privato in base alle esigenze del territorio – spiega il direttore del servizio dipendenze patologiche dell’Ast di Fermo, Giorgio Pannelli -. Il progetto del centro antifumo è nato circa un anno e mezzo fa sulla base di alcuni dati recenti che vede il trend dei fumatori in crescita nel periodo post-covid».
Dati alla mano, il numero di fumatori adulti è aumentato di circa il 2% e un quarto della popolazione adulta italiana fuma. Se si guarda il dato dei giovani, la situazione diventa ancora più preoccupante: nella regione Marche i 15enni maschi che fumano sono il 30%, mentre le femmine il 31%. Percentuali in linea con quelle del resto d’Italia.
«Sulla base di questo abbiamo deciso di lavorare a questo progetto, coordinato dalla dottoressa Petrelli e dalla dottoressa Pieragostini e la struttura sarà ospitata a Capodarco dall’associazione Arcobaleno che si occuperà della parte operativa e dell’attivazione – continua Pannelli -. Il servizio sarà articolato su due punti: una consulenza iniziale e un percorso di cura, il tutto coinvolgendo uno psicologo e un medico pneumologo».
Per presentare il centro e farlo conoscere al pubblico, si è deciso di affidarsi ad un’azienda di comunicazione che ha deciso di brandizzare il progetto scegliendo il target di riferimento 18-35 anni. «Abbiamo selezionato questa fascia d’età sulla base dei dati epidemiologici che ci dicono che è il target dove c’è il maggiore incremento di fumatori, ma il centro è aperto a tutti – aggiunge la responsabile Urp Sabrina Petrelli -. Le parole chiave della campagna pubblicitaria sono ”competenza, serietà, empatia, disponibilità e rassicurazione” e abbiamo definito una serie di attività, insieme alla disassuefazione dal fumo, che sono quelle di lavorare sull’educazione alla salute e al benessere. La scelta del logo è ricaduta su un albero della vita bianco rovesciato che diventa un polmone, su sfondo blu: polmone organo associato al respiro e rappresenta il ”cuore” del centro antifumo».
L’intervento della direttrice sanitaria dell’Ast, Simona Bianchi verte sui rischi del tabagismo, soprattutto nei giovani. «I dati ci dicono che gli adolescenti stanno ricominciando a fumare, più le donne degli uomini. Dobbiamo invertire questa escalation e agire velocemente per evitare che ci siano conseguenze peggiori quando diventano adulti. Le malattie del fumo sono molto invalidanti e hanno un effetto sulla qualità della vita molto pesante, oltre al fatto che possono diventare gravi e trasformarsi in tumori – spiega la direttrice -. L’invito è quello di diffondere l’informazione in più possibile e dobbiamo agire sui giovani perché porta beneficio, anche riuscendo ad attrarre interi gruppi di amici all’interno del centro».
Elia Africani, coordinatore della comunità Arcobaleno di Capodarco aggiunge: «Seguiremo i 50ennni ma anche i giovani che usano sempre più le sigarette usa e getta, diventata quasi uno strumento di collante sociale, non per forza una vera e propria dipendenza al tabagismo. Incontrando i professionisti del settore è possibile andare ad esplorare i motivi per cui i ragazzi fumano».
E se è una sigaretta normale o a tabacco riscaldato, poco importa: l’inalazione di nicotina è la stessa e non risolve il problema della dipendenza. «Mentre la sigaretta elettronica ha sia pro che contro – dice Pannelli – La cosa positiva è che può essere usata per scalare il dosaggio di nicotina, come uno strumento per smettere di fumare. Quella negativa è che le persone si accostano allo svapo da non fumatori pensando che questi non sono strumenti che creano dipendenza».
Il centro ”Respiro” sarà attivo da gennaio, un giorno a settimana, ma la reperibilità al numero di telefono 0734 683907 è quotidiana. Basta chiamare e nel giro di due settimane tutte le chiamate verranno accolte e riceveranno un appuntamento.
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