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‘Murri’, visita oncologica sospesa. La stilettata di Cesetti: «Se confermato, non esiste più il diritto universale alla salute»

SANITA' - Il consigliere Dem ha presentato un’interrogazione alla giunta regionale. L'affondo: «Questo del Murri non sembra un caso isolato. Basti vedere l’esponenziale crescita registrata negli ultimi tre anni dei tempi delle liste di attesa»

«Penso che quando si arriva a sospendere delle visite oncologiche per mancanza di medici, chi ha la responsabilità politica della salute dei marchigiani, ma anche chi è chiamato a gestire sul territorio l’organizzazione della macchina sanitaria, dovrebbe riflettere non una, ma cento volte sulle proprie azioni e trarne le conseguenti conclusioni». Questo è il durissimo attacco che il consigliere del Partito Democratico Fabrizio Cesetti rivolge all’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini e alla direzione dell’Ast di Fermo, dopo il caso scoppiato intorno alla sospensione di una visita oncologica all’ospedale “Murri” di Fermo. Proprio questa mattina, il consigliere dem ha depositato un’interrogazione alla giunta regionale per conoscere quali provvedimenti urgenti si intendano adottare affinché il reparto Oncologia del “Murri” sia messo in condizione di erogare puntualmente ogni prestazione necessaria.

 

«In cuor mio – afferma Cesetti – spero che questo caso venga chiarito immediatamente da chi di dovere, perché altrimenti significherebbe davvero che nelle Marche il diritto universale alla salute, sancito dalla Costituzione, non esiste più. Tutti sanno che quando si tratta di patologie oncologiche il medico di riferimento e il fattore tempo sono fondamentali, perché il cancro non concede sospensioni. L’annullamento per mancanza di medici di una visita oncologica prenotata da mesi, non può non suscitare indignazione, ma anche allarme, apprensione e ansia in chi deve sottoporsi ai controlli previsti. Inoltre, questa vicenda crea un enorme danno all’immagine e alla organizzazione dell’Azienda sanitaria per il senso di incertezza, instabilità e incapacità di risposte che trasmette ai cittadini utenti».

 

«L’impressione – conclude amaramente Cesetti – è che la vicenda del “Murri” non sia un caso isolato. Basti vedere l’esponenziale crescita registrata negli ultimi tre anni dei tempi delle liste di attesa, che rappresentano l’altra faccia della medaglia dei buchi di personale nelle piante organiche dei nostri ospedali. Il centrodestra ha vinto le elezioni regionali del 2020 con una feroce campagna demagogica che da un lato attaccava l’operato della giunta Ceriscioli e dall’altra prometteva mari e monti, a partire dall’assunzione di migliaia di medici e infermieri. Ma la verità è che oggi i problemi sono sensibilmente aumentati e assistiamo a un Sistema sanitario regionale che non è più in grado di assicurare neppure i servizi più urgenti».


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