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Pignotti presenta la nuova scuola Bacci: delocalizzazione nei moduli scolastici e al Bartolucci «Unica soluzione percorribile»

SANT'ELPIDIO A MARE - Il nuovo polo che ospiterà le medie e primarie del capoluogo si svilupperà su due piani, avrà un auditorium da 200 posti ed aule da 55 metri quadrati
 
di Pierpaolo Pierleoni
Una serata al teatro Cicconi per presentare la scuola di domani. Il sindaco Alessio Pignotti ha illustrato, ieri sera, il progetto per il nuovo polo Bacci, finanziato con fondi Pnrr, che consentiranno di abbattere le scuole capoluogo di via Dalla Chiesa e ricostruire sulla stessa area. Un progetto, ha evidenziato il primo cittadino, «che non guarda a breve termine, ma si pone un orizzonte temporale di almeno 20 anni».
Insieme al primo cittadino, il progettista Gianni Cinquegrana, il responsabile dell’ufficio lavori pubblici comunale Raffaele Trobbiani e il dirigente Stefano Tofoni. La struttura si svilupperà su due piani rispetto ai tre attuali, avrà sul versante nord una torretta che fungerà da polo culturale, avrà un auditorium da 200 posti che potrà essere utilizzato anche fuori dall’orario scolastico. Prevista una mensa calibrata per 220 pasti. La parte centrale ospiterà le aule ed i laboratori, la parte sud sarà dedicata allo sport, con una palestrina a servizio della scuola primaria, mentre l’attuale palestra Bacci sarà abbattuta e ricostruita, sarà leggermente più piccola rispetto all’esistente e in una posizione di alcuni metri più vicina all’edificio scolastico. Sarà prevista una viabilità ad anello, con la strada che, diversamente dall’attuale, transiterà dietro la nuova palestra.

«Abbiamo ottenuto il finanziamento con i fondi del Pnrr per la realizzazione di questo intervento – ha ricordato l’ingegner Trobbiani – dopo aver valutato che il miglioramento ed adeguamento sismico dell’edificio esistente non sarebbe stato economicamente conveniente rispetto ad un edificio ex novo si è scelta questa soluzione, che avrà anche una riduzione volumetrica del 15%». Il calcolo delle aule necessarie è stato effettuato considerando le iscrizioni alle scuole del capoluogo nell’anno 2020-21: potrà ospitare 260 alunni alla primaria e poco meno di 300 alla media.

«Avremo un blocco civico a nord – ha spiegato il progettista Cinquegrana – sarà la testa dell’edificio, dove si collocherà un auditorium, non una semplice aula magna. Nel corpo centrale ci saranno le aule, ne saranno realizzate 11 per la scuola media, a cui si aggiungono 4 laboratori ed una sala musica. La primaria avrà 10 aule e 4 laboratori, mentre a sud ci sarà il polo sportivo. Sarà un edificio che dialogherà con l’ambiente circostante, avrà un impatto visivo minore e un’ampia illuminazione naturale, le aule avranno una dimensione di 55 metri quadrati ognuna rispetto agli attuali 45». Si stanno raccordando due team, quello al lavoro per il polo scolastico e quello che sta seguendo la progettazione della nuova palestra, in modo da realizzare due interventi coerenti.

Al termine della presentazione si è aperta la fase delle domande del pubblico, che si sono concentrate principalmente sui problemi di viabilità che da decenni interessano le scuole del capoluogo e sulla delocalizzazione degli studenti che si renderà necessaria quando l’attuale struttura verrà demolita.

«Come ho spiegato alle famiglie già da ottobre – ha risposto il sindaco Alessio Pignotti – non avevamo molti petali da sfogliare. Le soluzioni percorribili erano ben poche. Stiamo definendo un contratto di affitto per palazzo Bartolucci della durata di 6 anni più 6, non abbiamo ancora firmato, ma siamo ai dettagli. Lì andranno gli alunni della primaria. E’ anche una scelta in prospettiva, perché in questo modo mettiamo i piedi dentro un palazzo importante del centro. Per i ragazzi della media affitteremo dei moduli scolastici che andremo a sistemare in via Fontanelle, poco sotto le poste. Il mese scorso è uscito il bando statale che finanzia le spese per la locazione di strutture mobili, è un’opportunità da cogliere. Quanto alla viabilità, riteniamo che l’ipotesi progettuale sia già migliorativa rispetto alla situazione attuale. E’ evidente che una soluzione definitiva l’avremo realizzando uno sbocco verso via San Pietro e via Tevere, oggetto di un concorso di progettazione che abbiamo indetto nei mesi scorsi».


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