«In qualità di segretario generale del Sim Carabinieri Marche, desidero esprimere alcune riflessioni in merito alla visita di ieri del sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco a Fermo. Innanzitutto, è importante riconoscere che la mancanza di rinforzi era una realtà già nota, pertanto non siamo sorpresi. Tuttavia, il punto cruciale risiede nella necessità di utilizzare le risorse esistenti in maniera più sinergica e coordinata. In questo contesto, appare evidente la mancanza di un’efficace interconnessione tra i diversi sistemi di videosorveglianza presenti nel territorio, un aspetto fondamentale per contrastare efficacemente i crimini, soprattutto quelli predatori». A parlare è Paolo De Angelis che da tempo è attivo, nelle vesti sindacali, per migliorare la rete della sicurezza nel Fermano.
«Desidero inoltre evidenziare che, in precedenti incontri, sono state proposte soluzioni a costo zero per il rilievo dei sinistri stradali, soluzioni che finora non hanno ricevuto le dovute risposte o considerazioni. Questa mancanza di feedback è una fonte di preoccupazione, in quanto dimostra una certa riluttanza nel considerare proposte che potrebbero portare miglioramenti significativi nella gestione della sicurezza pubblica. Come sindacato, la nostra priorità rimane la sicurezza degli operatori e dei cittadini. È fondamentale sottolineare che la sicurezza non è un tema da prendere alla leggera, ma richiede un impegno serio e concreto da parte di tutte le istituzioni coinvolte. Dalla stampa emerge che, nonostante la presenza del sottosegretario Prisco, non si sono delineate strategie concrete per affrontare i problemi di criminalità nel territorio. Apprezziamo il dialogo tra i sindaci e il sottosegretario, ma è essenziale che tali incontri si traducano in azioni effettive e in un maggiore supporto alle forze dell’ordine sul campo. In conclusione, auspichiamo che le future collaborazioni tra le forze dell’ordine, le amministrazioni locali e altri enti – conclude De Angelis – possano portare a strategie più efficaci e coordinate. Solo attraverso un lavoro di squadra, basato sul rispetto reciproco e sullo scambio di idee, possiamo sperare di risolvere le sfide che la nostra comunità sta affrontando in termini di sicurezza e ordine pubblico».
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