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Sicurezza, la rabbia di Patacconi (Sap) nel “post-Prisco”: «Livelli di criminalità in rialzo, vogliamo il giusto organico o chiudeteci»

LA REAZIONE del segretario provinciale del Sap-Sindacato Autonomo di Polizia dopo il summit in prefettura con il sottosegretario dell'interno: «Vogliamo vedere un organico decente, vogliamo vedere finalmente assegnato alla Questura il giusto numero di funzionari e dirigenti. Ringraziamo i sindaci fermani perché supportano le forze dell’ordine; il Sindaco Calcinaro ha anche messo a disposizione una struttura per un presidio fisso (a Lido Tre Archi, in via Aldo Moro, ndr) e rinnoviamo la nostra proposta di istituire il Reparto Prevenzione Crimine. I locali ci sono, cosa aspettiamo ancora. Fermo esiste e il Sap c'è sempre. Ci faremo sentire»

Alessandro Patacconi

«Una provincia che…non c’è…O per meglio dire che è praticamente invisibile al governo nazionale! Cambiano i colori, cambiano gli schieramenti, cambiano gli interlocutori ma la sostanza è sempre la stessa! Questo è quello che abbiamo pensato ieri, dopo aver letto sulla stampa locale le parole del Sottosegretario Prisco nel corso del Comitato per l’ordine e la sicurezza che si è svolto presso la Prefettura di Fermo». E’ su tutte le furie Alessandro Patacconi, segretario provinciale del Sap (Sindacato Autonomo di Polizia) una volta venuto a conoscenza dell’esito del Comitato presieduto dall’esponente di Governo per fare il punto sulle criticità, in materia di sicurezza, nei comuni di Fermo (con Lido Tre Archi), Porto Sant’Elpidio e Porto San Giorgio.

«Tutte le speranze di sindaci fermani, cittadini e soprattutto appartenenti alle forze dell’ordine, si sono sbriciolate dietro le parole dell’onorevole (tra l’altro appartenente al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco), nell’apprendere che non sono previste, entro l’anno, nuove unità per quanto riguarda le forze dell’ordine ma con i controlli che vanno comunque intensificati. Per noi sta a significare di dover fare sacrifici perché nulla cambierà…Pare superfluo – incalza Patacconi – far notare che entro fino anno (mancano 15 giorni) non arriverà nessuno a Fermo. I piani di potenziamento vengono redatti molti mesi prima e i movimenti del personale sono già stati effettuati. Ma dalle dichiarazioni dell’esponente di Governo si capisce chiaramente che non dobbiamo farci illusioni, forse nemmeno per il 2024. Da 6 anni attendiamo che la Questura di Fermo e tutti gli altri presidi delle forze di polizia vengano dotati di organici e mezzi adeguati alla loro funzione e soprattutto ai livelli di criminalità che sono in costante rialzo. Non è un caso che Fermo è la prima provincia delle Marche per numero di reati commessi. Lo gridiamo da anni, così non si può andare avanti. I cittadini sono stufi di aver paura a casa loro, gli imprenditori sono sfiancati dai continui assalti di banditi senza scrupoli, i nostri colleghi non ce la fanno più ad intensificare i controlli. Sono anni che intensifichiamo sulla pelle delle divise. E poi proprio non ci va giù quando si sostiene che i cittadini chiedono di poter vedere le forze dell’ordine fuori dall’ufficio, nelle piazze e nei parchi a vigilare sulle loro tranquillità e sulla loro sicurezza. I poliziotti sono già in strada tutti i giorni, spesso con turni massacranti e straordinari non pagati, senza contare i contratti scaduti da anni e la scatola vuota della specificità per la quale riceviamo solo briciole “elettorali”, svolgono i più disparati servizi sacrificando tempo libero, affetti familiari e, ovviamente, facendo accumulare le pratiche che rimangono a prendere polvere in ufficio. Forse molti non sanno che tante delle divise che si vedono in strada nei servizi di ordine pubblico o durante i vari controlli straordinari (spot) del territorio, sono gli stessi uomini e donne che la mattina svolgono le pratiche amministrative (passaporti, permessi di soggiorno, pratiche antimafia, denunce, indagini etc.). Se stanno in strada non possono certo svolgere al meglio il loro lavoro “burocratico” e per questo poi si intasano gli uffici e gli utenti restano in attesa di una pratica per mesi. Beh noi questa situazione non la accettiamo più, siamo stufi di dover mettere continuamente “pezze calde” a spese nostre, siamo stufi di essere insultati da cittadini scontenti e di essere anche richiamati dai superiori perché siamo indietro con le pratiche! Noi la nostra parte la facciamo sempre e comunque. E’ ora che chi di dovere faccia la propria, oppure chiudeteci».

Patacconi va poi al nocciolo della questione: «Vogliamo vedere un organico decente, vogliamo vedere finalmente assegnato alla Questura il giusto numero di funzionari e dirigenti preposti all’organizzazione e al comando dei vari uffici. Non si può sempre scaricare tutto sui soliti 2-3 martiri. L’apparato sicurezza è una macchina complessa, dove ogni ingranaggio deve essere funzionante e ben oliato. Non si scherza sulla sicurezza di un territorio ma soprattutto non si scherza sulla salute e dignità di chi la sicurezza la deve garantire giorno dopo giorno. Ringraziamo i sindaci fermani perché supportano le forze dell’ordine; il Sindaco Calcinaro ha anche messo a disposizione una struttura per un presidio fisso (a Lido Tre Archi, in via Aldo Moro, ndr) e rinnoviamo la nostra proposta di istituire il Reparto Prevenzione Crimine. I locali ci sono, cosa aspettiamo ancora. Fermo esiste e il Sap c’è sempre. Ci faremo sentire».

 


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