Con Pietro e Francesco la matematica è senza confini: la “MateMagia” parla anche un pò fermano

Pietro e Francesco Baragiola

di Elia Frollà

Due fratelli, Pietro e Francesco Baragiola, studenti liceali milanesi, quasi un anno fa hanno ideato il progetto ‘Matematica Senza Confini’. L’idea consiste nel raccogliere fondi per finanziare attività extrascolastiche di potenziamento matematico, con lo scopo di far appassionare ed entusiasmare ragazzi e ragazze, come successo a loro, invitandoli a proseguire il percorso di studi oltre il diploma superiore.

I due ragazzi, infatti, di origine fermana (la mamma è Elisabetta Rini), hanno avuto la possibilità, negli anni passati, di seguire lezioni private tenute dai matematici del gruppo MatemUpper. Da lì subito hanno compreso il valore enorme di quelle lezioni e ciò che era nato come un qualcosa di dovuto, è diventato una grande passione.

Comprendendo, in modo più profondo, il valore decisivo che la formazione riveste per i ragazzi, consapevoli del fatto che nessuno dovrebbe essere lasciato indietro per nessun motivo, i due giovani hanno ipotizzato un modo per poter estendere ad altri quella possibilità che loro avevano avuto.

«Ci siamo chiesti – hanno spiegato – se ci fosse un modo per far sì che il privilegio che abbiamo avuto potesse essere esteso anche a ragazzi che, provenendo da situazioni meno fortunate delle nostre, si sono per forza di cose preclusi percorsi formativi e lavorativi nei quali potenzialmente avrebbero potuto eccellere».

Da questa constatazione l’idea, ad ottobre 2022, di lanciare un crowdfunding attraverso la piattaforma GoFundMe, riuscendo ad ottenere un progetto di prova con destinazione il Centro educativo “The Tube” promosso dall’associazione Mondo Minore della Comunità di Capodarco di Fermo.

I soldi che sono stati raccolti hanno permesso, poi, di far partire un altro progetto, intitolato DivertiMente. Si è trattato di un corso diviso in due moduli (marzo-giugno 2023 e ottobre 2023-giugno 2024). Prima dell’inizio sono state organizzate delle simulazioni di lezioni che hanno suscitato l’interesse di diversi ragazzi e ragazze delle scuole medie.

Lo scorso maggio, un gruppo di donatori, colpito dall’idea, si unisce a Pietro e Francesco per trasformare la loro iniziativa in un ente filantropico. Il percorso, ampliatosi nel tempo, prevede la presenza di tutor selezionati tra studenti universitari, neolaureati, dottorandi di facoltà scientifiche, e giovani studenti selezionati da onlus, case-famiglia, centri ricreativi ed educativi e altre organizzazioni non-profit.

Elisabetta Rini, madre dei due ragazzi, parte importante di questa iniziativa, ha spiegato come «grazie a Divertimente e al The Tube, possiamo replicare questa bellissima esperienza anche in altre città: a ottobre l’inizio di “MateMagica”, un nuovo modulo di lezioni a Milano per un gruppo di 10 bambine e bambini di 4° e 5° elementare (Scuola Ic di via Maniago), anche il Comune di Brescia (grazie ad un donatore bresciano e all’Assessore all’istruzione) vede partire una classe di potenziamento matematico in una zona ‘difficile’ della città».

Ovviamente non mancherà una seconda edizione di The Tube: le iscrizioni per “Divertimente 2” sono aperte e possono aderire sia i ragazzi che frequentano il Centro, sia esterni che siano interessati. I requisiti richiesti sono semplici: avere il desiderio di fare scoperte, la voglia di mettersi in gioco e molta curiosità anche perché non è così importante la soluzione quanto il cosiddetto “viaggio al centro del quesito”. In effetti, non tutti i problemi hanno una soluzione, altri ne possono avere diverse. Dunque non trovarle non è una sconfitta ma soltanto lo stimolo a cercare strade diverse. Prima dell’inizio del corso le famiglie dei ragazzi saranno invitate al The Tube per conoscere Francesco e Pietro (ideatori del progetto) come pure Luigi, il tutor di MatemUpper, dottorando in Matematica all’università di Milano. Chiunque fosse interessato potrà contattare The Tube al 334-2030805 e fissare un incontro conoscitivo con gli esperti del servizio.

Alla base di questa fantastica idea, divenuta iniziativa, progetto e infine realtà c’è una solida convinzione: che i vari “non capisco la matematica”, “non ce la faccio”, “la scuola non fa per me” possono trasformarsi nei loro opposti, innescando un cambiamento decisivo per le vite di tanti ragazzi.