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Ast Fermo, il direttore Gilberto Gentili va in pensione: «In 7 mesi è stato fatto un grande lavoro»

FERMO – Il dg dell'azienda sanitaria fermana lascia il suo incarico, fa il punto sui nuovi ospedali di Amandola e Campiglione e rivendica le cose fatte: «163 nuove assunzioni, 40 persone stabilizzate e una serie di concorsi per medici a tempo indeterminato che partiranno da gennaio»

Da sx: Bianchi, Amabili, Gentili, Carelli e Dallari

di Matteo Malaspina

Alla conferenza del suo addio il direttore generale dell’Ast Fermo, Gilberto Gentili ci arriva fischiettando. Un gesto di leggerezza, come a far capire che tra qualche giorno la sua vita sarà sicuramente meno impegnata perché dal 1 gennaio 2024 potrà godersi la pensione. Al suo fianco ha voluto la dipendente più giovane, Alessia Amabili (24 anni, tecnico laboratorio analisi) e il dipendente più anziano, il dott. Stefano Dallari spiegando come ha portato gli estremi «simbolicamente per ringraziare tutti gli altri».

«Ho già adocchiato un bel cantiere da poter seguire a Fossombrone – dice scherzando, per poi fare chiarezza su alcune voci -. Non c’è stata nessuna congiura nei miei confronti e non sono vittima di nessuno ma ho sempre scelto liberamente quello che fare in tutti e sette i posti in cui ho fatto il direttore».

Al suo fianco, oltre alla dottoressa Amabili e al dottor Dallari c’erano la dottoressa Simona Bianchi (direttore sanitario) e Alberto Carelli (direttore amministrativo), persone che hanno affiancato Gentili durante la sua direzione che, dice il dg, «continuerò a sentire anche dopo la mia pensione perché abbiamo fatto rete nelle difficoltà e ci siamo sostenuti». Un lavoro che Gentili dice essere stato «intenso e in sintonia nonostante le difficoltà che abbiamo incontrato. Al mio arrivo ho trovato un’azienda con qualche problema economico ma in questi mesi siamo riusciti sempre ad essere in pareggio di bilancio. Qui a Fermo si può lavorar bene perché si entra in sintonia con tutti, c’è una rete di professionisti bravi e, soprattutto, la possibilità di avere presto due nuovi ospedali, un elemento molto attrattivo».

A proposito dei nuovi nosocomi, a fare il punto sullo stato dell’arte è il direttore del governo e rischio clinico, Andrea Vesprini che coordina un gruppo di lavoro formato da professionisti messo in piedi per verificare l’avanzamento dei lavori. «Nei prossimi due mesi verranno fatti i collaudi all’ospedale di Amandola e verranno messe a regime alcune situazioni. La parte del triage Covid sarà pronta a febbraio mentre tutto il resto entro fine anno – dice Vesprini – Stiamo già provvedendo alla questione degli arredi e delle tecnologie, stiamo organizzando il trasferimento delle risorse umane che avverrà per step e come prima cosa raccoglieremo tutte quelle attività sparse sia nel vecchio ospedale, sia nella scuola elementare (la Rsa) e il centro di raccolta sangue».

Per quanto riguarda l’ospedale di Campiglione, i lavori sono in anticipo rispetto alla tabella di marcia nonostante alcuni adeguamenti fatti alle sale operatorie e allo spostamento della centrale di sterilizzazione all’interno (prevista fuori). Tra il primo e il secondo semestre del 2025 è fissato il fine lavori e, anche qui, si sta ragionando sulle attrezzature, dove la spesa sarà 4 volte maggiore rispetto ad Amandola, ma si dovrà attendere il finanziamento regionale prima di partire con i bandi. Sulla questione nuovo ospedale, come pure sull’emodinamica, il dg è poi tornato, in tarda mattinata, incontrando i medici del Murri per i saluti di rito.

Anche a fronte delle due nuove strutture e della carenza di personale, il direttore generale Gentili e il direttore amministrativo Carelli spiegano come molto è stato fatto per quanto riguarda le nuove assunzioni e per le stabilizzazioni. «In sette mesi sono state 163 le nuove assunzioni a fronte di 110 uscite. Inoltre, sono stati indetti nuovi bandi di concorso per medici a tempo indeterminato che riguardano tutti reparti, dalla chirurgia, alla pediatria fino al pronto soccorso e abbiamo ricevuto molte domande – danno notizia -. Un ottimo lavoro è stato fatto anche con le organizzazioni sindacali e grazie a loro sono state trovate delle intese per migliorare il benessere del dipendente. 40 persone verranno stabilizzate mentre è stato prorogato il contratto a 6 mesi di 43 figure assistenziali (soprattutto Oss) per garantire una continuità. Riguardo alle 9 figure amministrative che non sono state stabilizzate e sono state mandate a casa, non c’era possibilità di assumerle alla luce delle norme attuali. I lavoratori erano stati presi in modalità straordinaria in attesa che si espletassero i concorsi da dove sono arrivati 16 assistenti amministrativi per potenziare il front office».

Gentili al Murri: «Il nuovo ospedale potrebbe essere pronto entro metà 2025. Potenziata l’emodinamica»


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