«Questa volta, dopo decenni di chiacchiere, si fa sul serio. La Pedemontana comincia a prendere corpo e, di questo, occorre dare atto alla politica concreta della Giunta Acquaroli e della pressione costante dei rappresentanti territoriali (nel Fermano, in primis, Putzu). Un ruolo importantissimo lo ha giocato il Commissario alla Ricostruzione Castelli, integrando i fondi necessari». Inizia così la nota dell’ex sindaco di Amandola, Riccardo Treggiari, che vede una luce in fondo al tunnel per quanto riguarda le infrastrutture dell’entroterra. In particolare c’è soddisfazione per il finanziamento destinato alla Pedemontana.
«Facciamo il punto sintetico della situazione, soffermandoci nel tratto che a me sta più a cuore e che, anni fa, etichettai “Via della Speranza” – continua Treggiari -. Sto parlando del tratto di collegamento tra la Valle del Chienti e quella del Tronto, nello specifico Caldarola-Mozzano. Questo pezzo di Pedemontana è diviso in tre lotti: il primo da Caldarola a Sarnano per una spesa di 200 mln di cui 160 disponibili; il secondo da Sarnano ad Amandola del costo di 81mln già totalmente finanziati; il terzo Amandola-Comunanza-Mozzano, costo 190 mln di cui 157 disponibili. Quindi, da Caldarola a Mozzano i lavori costeranno 471 mln di euro a fronte di una disponibilità di 398 mln; mancherebbero ancora 73 mln. Poca cosa a fronte dell’ importanza dell’ opera. E qui mi permetto una piccola critica. I soldi necessari per completare la Pedemontana sud potevano essere attinti in parte sui 100 disponibili per l’intervalliva San Severino Marche-Tolentino. D’altra parte, i due centri del maceratese sono già ben collegati con le superstrade e, quindi, a fronte di un interesse superiore collettivo, direi interregionale, avrebbero anche potuto attendere. Comunque, l’ importante è che si parta e…prima possibile».
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