facebook twitter rss

Ciip e digitalizzazione della rete idrica, la sfida della gestione dei dati come reale possibilità di sviluppo per i territori

ALLA CICLI integrati è affidato il compito di portare avanti il progetto, ideato e reso un modello da condividere, per i comuni del cratere di Fermano e Piceno ma anche Maceratese e Abruzzo. Parlano gli ingegneri che lo hanno presentato al convegno dello scorso 18 dicembre ad Ascoli

 

di Maria Nerina Galiè

 

La digitalizzazione della rete idrica, sopra e sotto il suolo, rappresenta uno strumento fondamentale per ridurre gli sprechi, allungare in la vita degli impianti, creare una mappatura ed una banca dati ed intervenire in modo meno invasivo e quindi meno dispendioso su eventuali guasti.

 

Con 27 milioni di euro la Ciip di Ascoli sta portando avanti il progetto non solo per i suoi comuni, del Piceno e del Fermano, ma anche per l’Aato 3 del Maceratese e di parte del vicino Abruzzo. Si tratta di fondi del Pnc, quindi, questa fase riguarderà le località inserite nel cratere sismico. Ma l’idea è quella di coprire altri territori.

 

La Cicli integrati con sede ad Ascoli si è guadagnata sul campo il ruolo di soggetto attuatore: sono stati i suoi tecnici, con un primo finanziamento di 2 milioni e 300.000 euro, ad ideare il progetto, rendendolo un modello efficace.

 

Ma cosa c’è dietro la digitalizzazione? A spiegarlo sono stati gli ingegneri della Ciip, al convegno dello scorso 18 dicembre ad Ascoli. E sono stati Carlo Ianni, Massimo Tonelli e Virginia Recanati. Tante le autorità presenti. A fare gli onori di casa la presidente della Ciip spa, Maddalena Ciancaleoni, ed il direttore generale Giovanni Celani.

 

Maddalena Ciancaleoni e Carlo Ianni

A Carlo Ianni è stata affidata la cornice normativa. Mentre Massimo Tonelli è entrato nel merito del progetto: «L’intervento per la “Realizzazione di sistemi informativi (piattaforme telematiche) per la gestione digitale in tempo reale di servizi”, è finalizzato all’erogazione di servizi digitali e alla realizzazione di una rete di monitoraggio per la sicurezza, la sostenibilità e la connessione delle regioni colpite dagli eventi sismici rispettivamente del 2009 e del 2016.

 

Grazie all’esperienza maturata nello sviluppo di tale attività la Ciip Spa ha presentato un’offerta tecnica ed economica dal titolo “Intervento di monitoraggio sopra e sottosuolo”, in coerenza con le indicazioni per la realizzazione di rilievo, monitoraggio, storicizzazione e consultazione della rete di servizi sottosuolo ed infrastrutture sensibili soprasuolo.

 

Massimo Tonelli

L’obiettivo principale è guidare un intenso processo di trasformazione digitale, orientato non solo allo sviluppo del servizio idrico, ma anche alla crescita dell’intero territorio attraverso attività di monitoraggio e di analisi dei dati a disposizione.

 

Infatti, l’acquisizione di grandi quantità di dati sistemici rende utilizzabile l’immensa mole di dati provenienti dalle rilevazioni e permette di acquisire una mappatura oggettiva, metrica, fotografica, nonché storico-archivistica, dei luoghi e di poterla interrogare in tempo reale, grazie all’utilizzo della piattaforma dedicata finalizzata alla conoscenza.

 

Inoltre, oltre all’utilizzo dei dati da parte degli enti regionali di riferimento, ogni ufficio comunale o provinciale potrebbe beneficiarne sotto il profilo conoscitivo, di monitoraggio e sviluppo».

 

Virginia Recanati

Virginia Recanati ha approfondito l’aspetto della gestione dei dati in real time, lanciando «una sfida contro il rischio di subire il dato. E’ necessario scardinare l’idea dello strumento e della misura, come due identità diverse dentro la stessa matrice.

I dati vengono aggregati, analizzati, validati e così la loro visualizzazione svolge un ruolo fondamentale, in quanto collegamento tra la dimensione teorica e quella materiale, oltre che di consultazione.

Nuvole di punti che permetteranno all’ingegneria delle ipotesi di diventare ingegneria del dato, sfruttando appunto le nuove strumentazioni per ottimizzare il processo». 

 

Arrivare a costituire un patrimonio del digitale riguardante il sopra e il sotto il suolo – attraverso azioni di rilievo con gps, droni, strumentazioni Pegasus, tecnologia Laser scanner e altri sistemi di rilevazione – richiede l’installazione di sistemi di monitoraggio, di modellazione e di gestione dei sistemi idrici.

Per questo è necessario prevedere la formazione del personale che gestirà il dato; l’implementazione dei sistemi informatici di base; l’acquisto di nuovi sistemi software e hardware; l’acquisto di strumenti di monitoraggio in campo per controllo strumentazione e migliorare l’efficacia della ricerca perdite; l’attività di sviluppo, assistenza, gestione economica e finanziaria del progetto.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page


Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati




Gli articoli più letti