Sabato scorso alle ore 16 presso il Caffè Letterario, nel palazzo della Biblioteca “Romolo Spezioli”, si è tenuta la presentazione della mostra di Maria Teresa Eleuteri sulla ”Maternità” allestita nella galleria del Palazzo dei Priori.
Sono intervenuti il sindaco Paolo Calcinaro, l’assessore alla cultura Micol Lanzidei, la presidente provinciale dell’Auser Sonia Capeci, Antonella D’Ostilio, il giornalista Adolfo Leoni e il curatore della mostra, Walter Scotucci. Il curatore ha evidenziato la tematica della mostra, sempre centrale in tutte le epoche.
«Oggi la crisi demografica attanaglia il nostro paese in un più generale contesto di crisi della famiglia tradizionale che parte dal mutamento della condizione familiare e si accompagna al depotenziamento della figura paterna. Tale fenomeno di per sé positivo, si correla però con l’aumento dei femminicidi, infanticidi, suicidi e, dopo separazioni e divorzi, ad un aumento del disagio giovanile con problematiche dell’identità e disturbi alimentari ed atti di violenza familiare» spiegano dall’organizzazione della mostra.
«Nel periodo nel quale il mondo celebra la “Natività di Cristo”, il tema della Maternità – specifica Scotucci – proposto dall’artista Maria Teresa Eleuteri, nella mostra allestita nel più importante Palazzo della città di Fermo si pone come riflessione quanto mai necessaria. La sua è un’interpretazione personale in chiave poetica, il suo è un progetto espositivo ricavato dal vasto repertorio creativo della pittrice con il quale oggi si propone in una serie di interpretazioni del tema sacro e familiare della Maternità nel quale si possono ravvisare varie citazioni e colte interpretazioni. L’artista si imbeve di fonti antiche che rappresentano l’ispirazione, visitata in chiave iconografica contemporanea ma con nostalgica
ammirazione per il passato della grande pittura e dell’immenso repertorio dell’arte figurativa che riemergono nella sua memoria e riassorbiti in composizioni eleganti soffuse in una morbida luminosità e dalla magia caldescopica dei suoi colori. Un’artista che disegna mentre dipinge con leggerezza sospesa grazie a tocchi raffinatissimi che rivelano un universo di matrice femminile come scrissi già nel 2018 nel catalogo della mostra “Santi,Cavalieri e Dame” sempre a Fermo. Un’anima pura che sulle ali della poesia ci parla del legame indissolubile tra cuore e ragione che il tema della Maternità ci offre da sempre».
Il sindaco Paolo Calcinaro e l’assessore alla Cultura, Micol Lanzidei, hanno evidenziato come la mostra di Maria Teresa Eleuteri sulla Maternità arricchisca il calendario degli eventi nel periodo natalizio. Il percorso espositivo, articolato attraverso il mondo personale e
collettivo della nascita, ripercorre emozioni, sentimenti e bisogni espressi fin dall’epoca arcaica. Il tema della Maternità che unisce sacro e profano richiama attenzione sulla figura femminile in tutte le sue espressioni di affettività materna e filiale in continuità tra generazioni.
Sonia Capeci, presidente dell’Auser provinciale, evidenzia il percorso artistico di Eleuteri, formatasi all’Accademia di Belle Arti di Macerata, alla sezione di Scenografia mettendo in rilievo nei suoi dipinti una lirica trasposizione di una realtà riletta tramite una personale e sensibile visione, con l’uso di un colore luminoso che unisce spontaneità grafica e felice capacità comunicativa.
Antonella D’Ostilio dice che in tutti i dipinti di Eleuteri si notano un senso di pace e di serenità, sensazioni estatiche e segrete, rivelando una grande sensibilità artistica, una chiara impostazione coloristica, soffuse da una sorprendente capacità di sintesi rappresentativa.
Il giornalista Adolfo Leoni descrive un dipinto dedicato alla Maternità: una donna, probabilmente africana, con un bimbo riccioluto che le avvinghia il busto, entrambi di spalle che guardano forse il futuro come un’incognita, come una speranza? Dice anche che l’artista mette in rilievo colori molteplici e vividi. Poi parla di vari cataloghi delle sue mostre personali, collettive e video esposizioni definendola “la Signora dei Colori”, una donna schiva, capace di ascolto e profondi sguardi sulla realtà religiosa, che somma il cielo alla terra in un grande abbraccio.
Terminati gli interventi, dopo il taglio del nastro, l’artista ha descritto la sua mostra che è impostata in modo scientifico e
scenografico, un grande fondale che rappresenta la Piazza di Fermo che abbraccia una Natività, trasportata da Angeli; nelle quinte laterali vari dipinti ripercorrono il percorso della vita di una Donna/Madre. Ogni quadro presenta tre visioni: l’originale, una porzione di esso in verticale, la più interessante, una porzione in orizzontale che contiene titolo, tecnica, anno di esecuzione.
Notevole è stata l’affluenza di pubblico e l’interesse manifestato dai visitatori.
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