«Ma quale furto! Si è trattato di un vero e proprio atto vandalico. E dalle nostre parti, in via Sant’Anna, non è certo il primo: qui è un continuo di bottiglie e bicchieri rotti, è un viavai di balordi, ubriachi. La verità è che mancano i controlli. E quest’ultimo episodio ne è la riprova». A parlare è Giuseppina Giacobbi, residente proprio in via Sant’Anna, che ha deciso di parlare dopo aver letto l’articolo di Cronache Fermane sul “furto/atto vandalico” subìto dal presepe monumentale installato in piazzale Azzolino. E proprio a seguito di quell’affronto gli organizzatori hanno deciso di rimuovere il presepe. Il sindaco Paolo Calcinaro ha annunciato che il Comune ha in mano le immagini di videosorveglianza e il responsabile «dovrà rispondere di furto».
Ma oggi arrivano le rivelazioni della dottoressa Giacobbi: «Nessun furto! Si è trattato di un atto vandalico. E ora vi spiego perché ne ho la certezza. Poco prima di Natale, parlando con un vicino di casa, ho notato, in via Bernetti, dalle parti delle scale mobili, centinaia di pezzi di una statuina di un animale. Pensavo fosse un piccolo cavallo. Poi, però, ieri ho letto l’articolo di Cronache Fermane e ho intuito che si potesse trattare della pecorella scomparsa. A quel punto, dopo aver recuperato quei frammenti, ho contattato l’organizzatore del presepe, Andrea Pistolesi. Insieme abbiamo accertato (anche attraverso la misurazione di alcune parti della statuina) che si trattava effettivamente della pecorella in questione. Pistolesi mi ha ringraziato per il senso civico nell’interessarmi della vicenda. Ecco dunque svelato l’arcano: non si è trattato di un furto ma di un atto vandalico bell’e buono. Quella statuina non aveva solo un valore sacro, per chi come me ci crede, ma anche artistico. Un bel danno. E questo la dice lunga su come vengono controllati beni di valore installati in città».
Giacobbi alza il tiro: «Via Sant’Anna è da tempo sotto assedio di balordi, ubriachi, vandali. Non passa giorno che in strada non troviamo bottiglie di vino e di birra in frantumi, bicchieri ovunque. Sappiamo bene che c’è anche chi costantemente si “diverte” a manomettere le scale mobili. E questo solo per dirne alcune. La verità è che qui manca totalmente il controllo. Nessuno vigila. E’ ora che qualcuno prenda il toro per le corna, che si faccia carico di questa situazione divenuta insostenibile. Molto probabilmente quella statuina è stata lanciata dai parcheggi soprastanti. E se avesse preso in testa qualche passante? Chi di dovere, deve intervenire. Non si può più traccheggiare».
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