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«Ti brucio viva» Minacce e molestie continue alla convivente costretta a fuggire: denunciato dai carabinieri

MONTERUBBIANO - Secondo il racconto della denunciante, l'uomo la tormentava da diversi anni con comportamenti molesti e minacciosi, causandole un persistente e crescente stato di ansia. L'ultimo episodio di violenza sarebbe avvenuto solo pochi giorni fa, quando il marito avrebbe minacciato di bruciarla viva, costringendola a fuggire da casa. L'APPELLO DEI CARABINIERI ALLE DONNE VITTIME DI SOPRUSI: «DENUNCIATELI»

di redazione CF

Nei giorni scorsi, nella costante opera di tutela della sicurezza e dei diritti dei cittadini, a Monterubbiano, i militari della locale Stazione dei Carabinieri hanno concluso gli accertamenti relativi a una denuncia presentata da una donna residente del luogo. La donna ha accusato il suo convivente, un uomo di nazionalità marocchina di circa 50 anni con precedenti penali, di maltrattamenti in famiglia. Secondo il racconto della denunciante, l’uomo la tormentava da diversi anni con comportamenti molesti e minacciosi, causandole un persistente e crescente stato di ansia. L’ultimo episodio di violenza sarebbe avvenuto solo pochi giorni fa, quando il marito avrebbe minacciato di bruciarla viva, costringendola a fuggire da casa. Nonostante la grave situazione, la donna non aveva mai richiesto cure mediche né aveva chiesto l’intervento delle forze dell’ordine.

Inoltre, la vittima ha specificamente indicato di non voler essere collocata in una struttura protetta. I Carabinieri di Monterubbiano hanno prontamente informato l’Autorità giudiziaria competente dei fatti, deferendo il marito per il reato di maltrattamenti in famiglia. La gravità delle minacce e dei comportamenti riportati ha indotto i militari a richiedere l’attivazione del codice rosso: un protocollo di intervento immediato riservato a situazioni di estrema emergenza. Questa vicenda, purtroppo, evidenzia ancora una volta come la violenza domestica sia un problema presente anche nelle piccole comunità.

«È importante che le vittime di maltrattamenti – rimarcano dall’Arma – si sentano incoraggiate a denunciare tali episodi e a chiedere aiuto. Le denunce rappresentano un primo passo fondamentale per interrompere il ciclo di abusi e fornire alle vittime il supporto di cui hanno bisogno per uscire da situazioni così pericolose. L’avvio dell’azione penale da parte dell’Autorità giudiziaria metterà fine a questa triste storia di violenza domestica e la donna coinvolta potrà finalmente ricostruirsi una vita senza paura e pericoli. È fondamentale che la società tutta si mobiliti per contrastare e prevenire il fenomeno della violenza domestica, offrendo supporto alle vittime e segnalando casi analoghi, incoraggiando gli strumenti per proteggere e ottenere giustizia».


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