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Il ”Rinascimento scolastico” nel Fermano tra Pnrr, cantieri e progetti: il punto sullo stato dei lavori

SCUOLA - A breve i lavori sul tetto del liceo classico a Fermo e l'inizio del cantiere per il nuovo polo scolastico dell'Urbani a Porto S.Elpidio. Montegranaro ha come obiettivo l'ampliamento dell'asilo nido e a Montegiorgio in programma la nuova sede dell'istituto agrario del Montani. A S.Elpidio a Mare, risolta la grana Bacci, si lavora sulla delocalizzazione del Tarantelli

Polo Urbani Porto Sant’Elpidio

di Matteo Malaspina

Terminate le vacanze natalizie, lunedì 8 gennaio gli studenti di tutta Italia torneranno in classe. Così come anche i ragazzi fermani, dalla primaria fino agli istituti superiori, dovranno mettere la sveglia di prima mattina e rientrare nelle aule. E mentre i libri verranno riaperti e si ricomincia a studiare, nelle stanze della politica si registrano numerosi movimenti riguardanti il tema dell’edilizia scolastica. Tra manutenzioni ordinarie e straordinarie degli edifici, adeguamenti antisismici e nuove strutture che nasceranno grazie ai finanziamenti del Pnrr, il 2024 sarà l’anno del ”Rinascimento scolastico” per la provincia di Fermo. Così come non mancheranno, di certo, i disagi e le polemiche. Facciamo il punto per quanto riguarda i lavori in programma nei vari Comuni fermani.

A Fermo, dopo il taglio del nastro della Don Dino Mancini nel settembre scorso, che ha permesso ai ragazzi della primaria di ritornare nella struttura di viale Trento dopo il sisma e la pandemia, è già in corso il suo ampliamento. «Nella prossima settimana – fa sapere il sindaco Paolo Calcinaro -, per tre giorni, dovranno essere fatti i pali e, purtroppo, ci saranno dei disagi». Lavori in corso anche per la scuola Molini con l’efficientamento energetico e l’adeguamento sismico che proseguiranno ancora per un altro anno. Riguardo gli istituti superiori, è in fase di conclusione l’intervento sul tetto dell’Iti Montani mentre, a breve, partirà quello nella sede del Liceo Classico dopo che gli studenti sono stati spostati nei locali dell’ex ristorante Mario. Altre strutture saranno interessati da lavori per adeguamento sismico e sono il Carducci, l’Ipsia e il convitto del Montani. La previsione è che si partirà a breve, appena verrà organizzata tutta la logistica dei traslochi. Capitolo università: «L’idea sarà quella di spalmare i tanti corsi che abbiamo nella nostra città tra la sede attuale in via Brunforte e una parte del Fontevecchia – continua Calcinaro -. Per fare questo, però, bisognerà aspettare il 2026 perché si tratta di lavori con fondi Pnrr per circa 13 milioni di euro».

L’attuale sede del Liceo Classico

A Montegiorgio si punta sulla realizzazione della nuova sede dell’istituto di agraria dell’Itis Montani. Una nuova struttura prevista in località Morrecine, all’interno del polo scolastico, che permetterà agli studenti dell’istituto superiore di liberare gli spazi dell’attuale sede dell’agraria a favore del liceo scientifico e dell’Ite ‘Medi’ con cui, attualmente, condivide spazi comuni e laboratori, rendendo complicata l’attività scolastica principale per entrambe le scuole. A marzo 2023 sono state presentate le proposte progettuali per la realizzazione della sede ecosostenibile che dovrà ospitare 250 alunni, con palestra annessa.

A Montegranaro, nel 2023 sono stati spesi oltre 300 mila euro per l’impermeabilizzazione del tetto del plesso scolastico San Liborio, il restyling della palestra, i parcheggi e la strada e i marciapiedi. Inoltre, sono in programma due finanziamenti di 90 mila euro (180 mila totali) per l’efficientamento energetico del plesso scolastico capoluogo, le cosiddette ”scuole rosse”, con i lavori che già sono stati appaltati. «L’obiettivo più grande è l’asilo nido che aumenterà da 50 a 80 posti con demolizione e ricostruzione della struttura – spiega il sindaco Endrio Ubaldi -. Un progetto di 3 milioni e 660 mila euro frutto di tre finanziamenti: 660 mila per il cse, 270 mila per la progettazione dell’Agenzia del Demanio di Ancona e oltre 2,6 milioni di fondi Pnrr. Il verbale di consegna è stato fatto a fine novembre, contiamo che per marzo ci sia l’avvio dei lavori con la conclusione fissata per il 2025, massimo 2026». L’amministrazione sta valutando anche, contraendo un mutuo nel 2025, a perfezionare l’acquisto dell’attuale sede dell’ex Itc, dove in due piani ci sono le scuole medie e il piano sotto è utilizzato dalla fabbrica pilota dell’Ipsia, andando a ricavare ulteriori sei aule. Prevista anche la sostituzione delle recinzioni nella materna di San Liborio e, con l’avanzo dell’amministrazione, una somma sarà destinata per tinteggiare la parte interna delle scuole medie sempre di San Liborio.

Il progetto della nuova scuola Collodi

A Porto Sant’Elpidio, a tenere banco in questi giorni è stata la questione della scuola Collodi. Dopo l’inagibilità arrivata il 28 dicembre, nel pieno delle festività natalizie, l’amministrazione si è subito attivata per trovare una collocazione agli studenti, tra proteste e sit-in dei genitori. La prima opzione, quella del salone parrocchiale della Corva è stata bocciata i giorni scorsi dall’Ast e si è ripiegato sul centro sociale Cretarola. Una collocazione di emergenza che avrà però bisogno di un intervento strutturale dei locali e così i ragazzi posticiperanno il rientro in classe al 15 gennaio. Nel frattempo si procederà per rendere agibile nuovamente la struttura esistente ma in programma c’è la nuova scuola, con la gara pubblica che sta andando avanti. «Tra febbraio e i primi di marzo avremo la ditta vincitrice e partiranno i lavori» assicura il primo cittadino Massimiliano Ciarpella. Prosegue anche l’iter che porterà alla costruzione del nuovo polo scolastico Urbani, a fronte di un finanziamento Pnrr di oltre 22 milioni. Il progetto definitivo-esecutivo è stato approvato pochi mesi fa e assegnato ad un consorzio di sette aziende. L’avvio dei lavori è imminente (si parla dei primi mesi del 2024) per quella che sarà l’opera scolastica più importante per grandezza e costi dell’intera regione Marche.

A Sant’Elpidio a Mare è stata risolta la ”grana” del trasferimento degli alunni dalla scuola Bacci. Il plesso scolastico sarà oggetto di un importante intervento di demolizione e ricostruzione e i lavori partiranno a marzo ma lo spostamento dei ragazzi avverrà dal nuovo anno scolastico. La scuola primaria ”Mazzoni” andrà a palazzo Bartolucci mentre la secondaria sarà collocata all’interno di moduli abitativi in zona Fontanelle. In questo giorni sono in corso i colloqui tra il sindaco Pignotti e la dirigente per risolvere le ultime questioni logistiche per quanto riguarda il posizionamento della segreteria e dell’archivio. A settembre partirà anche la delocalizzazione degli studenti della primaria di Cascinare per permettere il miglioramento sismico della struttura. L’amministrazione, risultata assegnataria di 1,2 milioni di finanziamento da parte del Ministero, ha deciso di presentare un progetto per la scuola S.Giovanni Bosco nella frazione elpidiense e il passo successivo sarà la progettazione per andare ad eseguire i lavori, l’approvazione del progetto definitivo e successivamente l’affidamento. Un iter che il Comune dovrà completare entro circa 13 mesi dall’approvazione della graduatoria datata luglio 2023. Il primo cittadino  ha già previsto una soluzione che non andrà a creare particolari disagi alle famiglie: l’ipotesi, al vaglio, è quella di trasferire la scuola primaria di Cascinare nei locali della scuola infanzia a Castellano e lo spostamento degli alunni dell’infanzia al plesso Martinelli nel Capoluogo, facendo così un’operazione low cost. Per quanto riguarda il Tarantelli, è in corso il trasloco presso il palazzo Montalto Nannerini per permettere i lavori finanziati dal Pnrr sulla sede principale in corso Baccio. «Ragioneremo poi sulla soluzione migliore per la scuola, se spostare tutto in corso Baccio o lasciare gli studenti nel palazzo Montalto Nannerini – dice Pignotti -. La dirigente è più propensa al ritorno dell’istituto nel centro storico e, se ci sarà spazio a sufficienza, sarà una soluzione che potremmo prendere in considerazione».

 


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