di Laura Cutini
Taglio del nastro oggi, in occasione della ricorrenza dell’Epifania, del Presepe Vivente di Montegranaro. Un pomeriggio graziato anche dal tempo: la pioggia prevista ha concesso tregua ed ha permesso l’apertura e lo svolgimento dell’evento senza troppe difficoltà. Alla presenza del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, è stato quindi inaugurato davanti alla stampa e ad un pubblico accorso numeroso, uno dei presepi viventi più longevi della regione, interrotto per via del sisma prima e della pandemia poi, ma giunto oggi alla sua settima edizione.
Inaugurato, dunque, il Presepe Vivente di Montegranaro, giunto alla settima edizione dopo gli stop dovuti al sisma e alla pandemia, nel pomeriggio della festa dell’Epifania, durerà due giorni, sarà visitabile anche domani a partire dalle 16.30 fino alle 20 e si svolgerà all’interno del centro storico di Montegranaro con accesso totalmente gratuito. Tante le autorità presenti al taglio del nastro, ospite speciale anche il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli.
E’ Mauro Lucentini, presidente dell’Ente Presepe il primo a prendere parola ringraziando, presenti e non, quanti hanno permesso la riuscita di un evento che mancava da quattro anni ormai a Montegranaro: «Ringrazio tutti gli sponsor istituzionali e non – afferma – nessuno ci ha negato il proprio aiuto né il proprio contributo quest’anno più che in passato. E’ un presepe che unisce tutti, le associazioni e le forze politiche di maggioranza e di opposizione presenti anche come figuranti. E’ un presepe che include, abbiamo coinvolto anche la comunità araba locale, così come presente è la Pro Loco, non era semplice ma possiamo dire di esserci riusciti».
E’ il sindaco Endrio Ubaldi in seconda battuta ad associare i propri ringraziamenti a quelli di Mauro Lucentini, e ad aggiungere i propri nei confronti di tutte le autorità presenti, nelle persone del presidente della provincia di Fermo, Michele Ortenzi, della presidente della commissione pari opportunità della regione Marche, Maria Lina Vitturini, oltre ai consiglieri regionali Marco Marinangeli, Jessica Marcozzi, Simona Lupini e all’onorevole Giorgia Latini, vicepresidente commissione Cultura della Camera dei deputati.
Un percorso lungo quello del Presepe Vivente: quasi un chilometro in totale che si snoda per i vicoli del centro storico, in un sali scendi costellato di botteghe, spazi aperti e locali caratteristici, prestati per l’occasione e divenuti spaccati della quotidianità di oltre duemila anni fa. E allora possiamo trovare il mercato con i prodotti tipici, il calzolaio, la tintoria e chi fabbrica botti, lo scriba e la scuola con i suoi allievi, e poi ancora la sinagoga, la veggente e i centurioni che accompagnano i detenuti nelle carceri. Un vero e proprio salto nel tempo, in quei luoghi della Palestina dove nacque Gesù e la nostra tradizione cristiana. E’ l’onorevole Latini a sugellare l’avvio del presepe vivente ponendo l’accento sulla cultura cristiana e su quei valori che non vanno mai dimenticati: «Anche io come vicepresidente della commissione cultura, sono orgogliosa di questo territorio e voglio ringraziare soprattutto Mauro Lucentini che si è prodigato per la riuscita di questo evento, e per far si che questa tradizione prosegua nel tempo, come pure tutti i volontari – chiosa Giorgia Latini – perché purtroppo ultimamente abbiamo visto come queste tradizioni che fanno parte della nostra cultura, vengono messe in secondo piano e si inizia a parlare di feste alternative, oltre alle idee di togliere il presepe e cancellarlo dalla nostra cultura. Con questo evento vogliamo ricordare che certi valori sono importanti per la crescita della nostra società perché ci tramandano valori fondamentali. Il mio augurio è che quest’anno, così come fecero i Re Magi seguendo una luce trovarono Gesù, ognuno di noi possa seguire questa luce, tutelando la nostra tradizione cristiana e le nostre radici».
Il parroco di Montegranaro, don Andrea, ha ribadito l’importanza di mantenere la fede cristiana al centro del Natale, sottolineando come quella di vivacizzare il centro del paese sia un’ ottima iniziativa, oltre alla bella collaborazione avvenuta fra persone ed associazioni: «Davanti a tante “cretinaggini” che si sentono sulla trasformazione del Natale in quello che non è, si riprende l’evento quest’oggi anche solo come fatto storico e culturale per chi crede e chi no. Personalmente posso solo rallegrarmi per questa esperienza anche perché ho visto tanta gente collaborare e stare insieme. Grazie a tutti perché poi viene svolto gratuitamente, e non è cosa da poco». Infine prima dell’avvio della rappresentazione è stato il presidente Francesco Acquaroli a prendere parola e a mettere il sigillo sull’avvio di una manifestazione molto voluta e sentita da tutta la città: «Un saluto a tutte le autorità presenti, a don Andrea, a tutte le associazioni e a tutti voi che siete intervenuti. Io sono felice di esserci e partecipare a questa manifestazione perché è un segnale importante. La comunità si basa proprio sulla capacità di stare insieme, di collaborare donando tempo e capacità per dare vita e voce ai valori più profondi della nostra tradizione, della nostra identità, della nostra cultura – conclude Acquaroli – il Cattolicesimo ha connotato nei secoli i nostri territori e la nostra cultura. In questa epoca dove i valori vengono spesso messi in discussione, è bello vedere una città, una comunità che si ritrova con tanti figuranti che dedicano tempo per un progetto così nobile ed importante. Ripartire dopo tutto non è mai facile, ma è una ripartenza che ha un duplice valore: quello della collaborazione comunitaria e quello della valorizzazione di un territorio, il nostro. Credo che si accenderà anche un bel faro sul nostro territorio. Abbiamo Pesaro capitale della cultura 2024, è importante quindi anche promuovere i nostri borghi, il turismo, i circuiti economici che aiutano a valorizzare una autenticità delle Marche connotata da centri storici che hanno tanto da raccontare, ma che spesso non sono stati presi in piena considerazione. Opportunità come queste sono importanti quindi anche dal punto di vista sociale e turistico».
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