Due incidenti in A14 tra le 13,30 e le 14 di oggi pomeriggio. Ma una delle due segnalazioni si rivela un falso allarme: uno scherzo di pessimo gusto, per non dire molto di peggio? Impossibile definirlo al momento anche se è difficile pensare che chi ha chiamato il 118 segnalando un’auto ribaltata possa aver avuto un’allucinazione.
Ma andiamo per ordine, partendo dal primo incidente, quello “vero”: erano circa le 13,30 di oggi quando al 118 è arrivata una richiesta di soccorso per un sinistro stradale avvenuto al chilometro 289 direzione nord dell’A14. Due vetture, infatti, sono entrate in collisione all’interno di una galleria. E lì sono arrivati i soccorsi ma fortunatamente non c’è stato bisogno del loro intervento. Sì perché le persone che viaggiavano a bordo delle due auto coinvolte non hanno riportato particolari conseguenze dall’impatto. L’incidente ha comunque provocato, e questo si sa, è fisiologico, code e rallentamenti fin dal chilometro 301, in pratica da Grottammare verso nord.
Da lì a circa mezz’ora, però, il telefono del 118 è tornato a squillare. E questa volta dall’altro capo della cornetta una persona ha segnalato un’auto ribaltata al chilometro 273, sempre direzione nord. Dunque dopo il casello di Porto San Giorgio, in territorio comunale di Fermo. E via con i soccorsi ad attivarsi nuovamente e a precipitarsi, sirene e lampeggianti, sul target. Mobilitate la Croce verde Valdaso e la Croce azzurra di Porto San Giorgio. In autostrada anche i vigili del fuoco e il soccorso stradale EuroSos. Insomma tutti, con in testa, ovviamente, la Polizia autostradale. Ma i soccorsi, quando sono arrivati sul posto, non hanno trovato alcuna auto incidentata. Nessun ferito, nessuna persona a chiedere aiuto. Nulla, dell’incidente non vi era traccia. Per scrupolo la Polizia autostradale e il 118 hanno percorso diversi chilometri in direzione nord ma niente, nessun sinistro. Nel frattempo la centrale 118 aveva anche attivato l’elisoccorso che, una volta appurato che non vi era alcuna auto incidentata, ha invertito la rotta e se n’è tornato alla base, a Torrette. Una volta confermato, dunque, il falso allarme, chiamiamolo così, sono scattati gli accertamenti sulla chiamata in questione per capire il motivo che ha spinto quell’automobilista a lanciare l’sos che ha mobilitato inutilmente tutta la macchina dei soccorsi. E se si dovesse trattare di uno scherzo, la persona che ha telefonato rischia anche la denuncia.
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