Significativa giornata per Monsampietro Morico che ha ricevuto oggi in dono da Giovanni Rocchi (già sindaco proprio di Monsampietro Morico) e Clara Rocchi, la storica filanda.
Proprietari furono Alfredo e Gustavo Rocchi che insieme a Goffredo Mancini, Olivio Martinangeli e Vincenzo De Santis, gestirono dal 14 febbraio 1923 la preziosa attività di filato. I macchinari, acquistati in Inghilterra, furono usati fino al 1978 per l’eccellenza dei lanieri marchigiani.
Narrano ancora le giovani Michela e Stefania Rocchi che Alfredo Rocchi ideò uno strumento per la misurazione del filato quotidiano, oggetto di tassazione, il cui brevetto fu anche alienato.
«Intento dell’amministrazione – rimarca il sindaco Romina Gualtieri, mostrando grande emozione per la donazione – è quello di valorizzare le storiche attività produttive del primo dopoguerra che fecero emergere la grandezza dei cervelli nell’ingegno e nella produzione dei filati di lana. Cuore e fulcro dell’operosità di grandi maestri di Sant’Elpidio Morico, che contribuirono a rendere grande lo storico borgo con l’intelletto e con la sapienza delle mani, trasformando la lana della tosatura dei greggi in filati per le coperte domestiche o per indumenti. Ennesima prova provata che i nostri piccoli borghi hanno avuto e continuano ad avere le più grandi eccellenze delle Marche. Alto e nobile gesto di generosità, quello che oggi arricchisce Monsampietro. Esprimo un grazie infinito, a nome dell’amministrazione tutta, a Giovanni, Clara, Michela e Stefania per l’encomiabile gesto che dimostra la costante e fattiva operosità delle menti elpidiensi che hanno sempre e solo saputo donare alla collettività il meglio dell’intelletto e del lavoro delle mani. L’intelligenza concreta è quella che ha risollevato nel dopoguerra l’Italia e con orgoglio rivendico una parte di quell’importante contributo da parte dei nostri concittadini Alfredo e Gustavo Rocchi».
Francesco Silla
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