di Gianluca Ginella
Indagato per riciclaggio di beni culturali il sottosegretario alla Cultura del governo Meloni, Vittorio Sgarbi. Il fascicolo, aperto dalla procura di Imperia, è stato trasmesso alla procura di Macerata per competenza. L’indagine sarebbe collegata ad un’altra inchiesta per espropriazione illecita di opere d’arte.
La competenza di Macerata è legata alla residenza (San Severino) del sottosegretario (era stato sindaco della cittadina negli anni Novanta) ma in seguito il fascicolo potrebbe passare ad un’altra procura per competenza territoriale. Il furto che è al centro dell’inchiesta riguarda il dipinto “La cattura di San Pietro” di Rutilio Manetti, rubato nel 2013 dal castello di Buriasco in Piemonte.
Il quadro, ma secondo Sgarbi in realtà sarebbe stato un altro, era riapparso in una mostra a Lucca, del 2021, come inedito di proprietà del sottosegretario. Nell’opera esposta da Sgarbi a Lucca appare una fiaccola che nelle foto dell’originale non c’è. Il sottosegretario ha sempre sostenuto che si trattasse di due opere diverse e che la tela in suo possesso l’abbia trovata casualmente nella villa di Viterbo acquistata dalla madre nei primi anni 2000. L’altra indagine invece fa riferimento a un dipinto attribuito a Valentin De Boulogne, anch’esso riprodotto nello stabilimento di Correggio. Dove ieri sono arrivati i carabinieri. La storia del dipinto di Manetti era stata raccontata dal Fatto Quotidiano e dalla trasmissione Report.
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