di Antonietta Vitali
Le emozioni che il teatro riesce a trasmettere ai suoi spettatori sono quel qualcosa che chi ama questa forma d’arte conosce benissimo. Il Comune di Monterubbiano sceglie di riassumere questa peculiarità del palcoscenico nel titolo “Il palco delle emozioni” individuato per la stagione teatrale 2024 presentata questo pomeriggio presso la sala consiliare del Municipio.
Cinque le date in cartellone che vedono la direzione artistica di Maria Teresa Virgili per Eclissi Eventi. È stata lei a proporre e scegliere i rispettivi spettacoli a quattro mani con Silvia Romanelli, vicesindaco e assessore alla cultura del Comune di Monterubbiano.
Si parte il 28 gennaio con “Le relazioni pericolose” con Corinne Clery e Francesco Branchetti, proseguendo poi il 16 febbraio con “Un amore” interpretato da Paolo Briguglia. Arrivano il 10 marzo, invece, Marco Marzocca e il suo one man show “Chi me lo ha fatto fare”, il 13 aprile sarà la volta di “Non ti conosco più” della Compagnia Il Tiaffe. Concludono, il 27 aprile, Lorenzo Marziali (presente in conferenza stampa) e Stefano Tosoni con il loro spettacolo scritto a quattro mani: “Personology”. Il filo conduttore dei cinque spettacoli è, appunto, il mondo delle emozioni umane, letto attraverso diverse facciate quali, l’amore, la solitudine, l’egoismo, il rapporto tra fratelli, l’amicizia.
«Un lavoro di grande sinergia – le parole della sindaca Mery Marziali pronunciate ringraziando la sua vice Silvia Romanelli – messo in campo da Silvia e Maria Teresa che hanno scelto degli appuntamenti davvero in grado di valorizzare il nostro Teatro Pagani». «La scelta di questi spettacoli – ha precisato Silvia Romanelli – è il frutto dell’esperienza e della competenza di Maria Teresa e della passione da lei impiegata. Un grande piacere per noi tornare con questa bellissima stagione solo nostra dopo quella organizzata per il 2022/2023 con l’Unione Comuni Valdaso. Crediamo che i nomi presenti in cartellone siano il giusto modo per valorizzare il nostro splendido teatro».
«Per me – la risposta di Maria Teresa Virgili – sempre e comunque l’orgoglio più grande è la soddisfazione dei miei clienti. Credo nel mio lavoro, nella cultura, nel teatro soprattutto e nella sua straordinaria capacità di raccontare l’uomo, le sue fragilità, le sue emozioni, le sue passioni». «Una magia, quella del teatro, davanti alla quale i ragazzi restano meravigliati e rapiti – ha precisato Lorenzo Marziali spiegando lo spettacolo che lo vede autore, regista, protagonista – è uno dei pochi lavori, il mestiere teatrale, che l’intelligenza artificiale non potrà rubare all’uomo».
Ammonta a 230 la capienza di posti del Teatro Pagani di Monterubbiano, per info e prenotazioni i biglietti sono disponibili nel circuito Ciaotickets al costo di 20 euro intero e 18 euro ridotto per gli spettacoli nazionali, 10 euro intero e 8 euro ridotto per gli spettacoli territoriali. Per info 392/4450125 e una chicca in più pensata per tutta la durata della stagione teatrale: all’interno del Pagani sarà possibile visitare una mostra di arte contemporanea dal titolo “Artexarte”. Ad esporre, il fotografo Enrico Maria Lattanzi e i suoi scatti eseguiti osservando un altro artista, il musicista Alberto Nemo. La mostra è stata curata dal Centro Culturale Aps di Potenza Picena con il suo presidente Mauro Mazziero presente in conferenza stampa. Grafica locandina a cura della Promo Service.
LE SCHEDE DEGLI SPETTACOLI
LE RELAZIONI PERICOLOSE – Domenica 28 gennaio ore 21.15
Le “Relazioni Pericolose” tratto dal romanzo di Choderlos De Laclos, che ha ispirato anche l’omonimo film con Glenn Close, Michelle Pfeiffer e John Malkovich, tradotto e adattato da David Conati con protagonisti Corinne Clery e Francesco Branchetti e con Isabella Giannone, Claudia Tortora, Elisa Carta e Paolo Sangiorgio porta in scena tutti i protagonisti di questo vero e proprio classico della letteratura epistolare del diciottesimo secolo. La Marchesa di Merteuil, il Visconte di Valmont, la Presidentessa Madame de Tourvel e la giovane Cecile Volanges. Un’opera che si rivela profondamente attuale anche più di duecento anni dopo. Segreti, intrighi e strategie, dove balenano verità sempre diverse, velate e disvelate dalle armi dell’intelligenza e dell’ironia più amara. Forte è l’intensità sulla natura dei rapporti di potere, dove la ricerca del dominio incontrastato ottenuto con ogni mezzo portano ad una continua sfida per affermare e divertire i rispettivi ego. I personaggi si fanno, consapevolmente o inconsapevolmente, burattini e burattinai, inseguendo passioni, rancori, piaceri tra cinismo e sottili perversioni. Ma è possibile condurre un gioco di amore ed erotismo tanto intrigante senza venirne coinvolti? Alla fine chi uscirà vittorioso da questa trama di sensi? Le vie dell’amore sono imperscrutabili. La regia ha l’intento di restituire al testo la straordinaria capacità, di parlare, di evocare un mondo di impulsi estremi, di paure, di incubi, di umane debolezze, di solitudine, di lotta disperata per la propria dignità, di pulsioni, di eros, di violenza, in cui finiremo per trovare, il nostro presente più dilaniato, il nostro oggi cosi travagliato. È il ritratto di un’epoca, con le sue trappole e paure, il ritratto di personaggi affascinanti e crudeli, fidenti e amorosi, ma soprattutto clamorosamente teatrali.
UN AMORE – Venerdì 16 febbraio ore 21.15
“Un po’ più in là della tua solitudine, c’è la persona che ami”. “Un amore” di Dino Buzzati, riadattato in forma di monologo da Alessandra Pizzi, che ne cura anche la regia, è interpretato con estrema sensibilità da Paolo Briguglia, volto noto del piccolo e grande schermo, oltre che del teatro. Protagonista della storia è Antonio Dorigo, uomo egoista e superficiale, abituato a comprare le prestazioni sessuali di ragazze molto giovani, anche minorenni. Fino a quando nella sua vita appare Laide, giovane ballerina di fila della Scala. Dorigo farà esperienza di un amore vero, di esemplare limpidezza, ma desinato a smarrirsi nella menzogna come in un labirinto.Buzzati lascia il lettore viaggiare nella mente del protagonista, tra i suoi pensieri ossessionanti, nel fluire come un fiume in piena di monologhi interiori che spezzano il respiro, arrecando sensazioni di malessere e portando alla luce le inquietudini e i numerosi interrogativi che attanagliano la mente di Dorigo. L’uomo si pone una serie di interrogativi inquietanti, dettati dalla paura che la propria amata non si presenti all’appuntamento, dalla gelosia nel pensarla insieme con qualcun altro, l’ansia di vederla anche solo per qualche minuto, solo il tempo di accompagnarla alla stazione. Sono tutti sentimenti che Dorigo prova, ma che qualsiasi innamorato ha provato. Ma questo è amore o piuttosto ossessione?
CHI ME L’HA FATTO FARE – Domenica 10 marzo ore 17.30
Marco Marzocca, prima perito in elettronica industriale, poi farmacista, comico, attore, autore con una lunga esperienza di vita artistica, cinema, teatro, radio, televisione, racconta senza filtri la sua vita, la trasformazione, gli inizi della sua carriera e tutte le sue più intime e personali esperienze al limite del paradossale: una vita comica, perché comico è il minimo comune denominatore di tutta la sua esistenza.
La nascita dei suoi più famosi personaggi comici (il pasticcione Ariel, il burbero e irascibile notaio, il manesco Cassiodoro, la maga furbona Mamma Orsa, il tenero Michelino e il tecnologico Sturby). La lunga formativa esperienza di Distretto di Polizia, l’incontro e l’amicizia con il suo mentore, il geniale Corrado Guzzanti, l’indimenticabile esperienza, non solo professionale ma soprattutto umana, con il mitico Gigi Proietti.
Una chiacchierata tra amici, un’esperienza non scritta ma vissuta, tra una risata, una domanda, una barzelletta e un ricordo di vita. Un appuntamento con il pubblico che Marco Mazzocca ha preparato meditando da molto tempo con l’unico desiderio di condividere tutte le sue esperienze, divertendosi e divertendo con lo scopo di avvicinarsi sempre più all’essenza del lavoro dell’artista, emozionarsi ed emozionare.
NON TI CONOSCO PIU’ – Sabato 13 aprile ore 21.15
Con uno stile secco e pungente De Benedetti analizza e porta alla ribalta la crisi della borghesia, spesso partendo da una coppia ”felicemente sposata”, in cui i rapporti sembrano all’apparenza perfetti ma in realtà sono già svuotati e impigriti nei sentimenti e nelle passioni. Esempio classico è proprio la commedia Non ti conosco più, scritta nel 1932. Riadattata da Graziano Ferroni e portata in scena dalla compagnia Il Tiaffe è una commedia brillante ricca di colpi di scena e di simpatica malizia. Luisa, moglie felice di un ricco professionista romano, per un improvviso colpo di pazzia, non riconosce più il marito Paolo. La presenza in casa di Alberto, medico, conduce Luisa a ritenere questi il proprio legittimo consorte. Ci troviamo di fronte a vicende ricche di colpi di scena, girandole di avvenimenti governate da un perfetto meccanismo di entrate e uscite, di tempi comici e situazioni esilaranti che non concedono tregua allo spettatore. Ma come vuole la regola d’oro della commedia brillante, tutto si deve ricomporre nel modo migliore, entro i binari dell’ipocrita perbenismo borghese.
PERSONOLOGY – Sabato 27 aprile ore 21.15
Scritto, diretto e interpretato da Lorenzo Marziali e Stefano Tosoni, prodotto da Proscenio Teatro, Personology è uno spettacolo che parla di due fratelli. Due fratelli possono essere (o contenere) mondi ed universi diametralmente opposti, antitetici, discordanti e dissonanti, ma cosa accade se, per un accidente del destino, questi due micro-cosmi si ritrovano costretti, dopo secoli, in uno spazio-tempo emotivo angusto e ristretto? Due anime inquiete, due destini connessi seppur divergenti, tornano ad incrociarsi, svelarsi, denudarsi emotivamente perché nella loro estraneità si conoscono troppo bene per potersi mentire. Tra ironia e cinismo, sarcasmo e disperazione, due fratelli si raccontano e “ci” raccontano gli estremi e le idiosincrasie di questa società dove piu’ che vivere, spesso ci si ritrova costretti a “sopravvivere”, ciascuno con le sue forze, ciascuno con i suoi metodi e le sue strategie, tanto indispensabili, quanto folli e incomprensibili.
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