“Verso il nuovo mondo”. L’indirizzo musicale Fracassetti-Capodarco in scena al teatro delle Api

“Verso il nuovo mondo” si intitola lo spettacolo musicale realizzato dall’istituto comprensivo “Fracassetti Capodarco” di Fermo e andato in scena lunedì 18 dicembre al Teatro delle Api di Porto  Sant’Elpidio, che ha visto la presenza del dirigente scolastico, Simona Flammini, e degli assessori alla cultura del Comune di Fermo e Porto Sant’Elpidio, Micol Lanzidei ed Elisa Torresi.  

«Si tratta di un lavoro a carattere interdisciplinare – sottolinea la dirigente scolastica Simona Flammini – che ha coinvolto i due plessi di Scuola Secondaria di primo grado e i cinque plessi di Scuola Primaria dell’Istituto. L’attuale fisionomia del Corso ad indirizzo musicale nel nostro istituto è il frutto  di un percorso di molti anni». 

Sul palco erano presenti circa cinquanta orchestrali e cento coristi. La preparazione  dell’orchestra è stata curata dai docenti Roberta Di Rosa (Violino), Giovanni Damiani  (Strumenti a percussione), Vincenzo De Angelis (Sassofono), Andrea Strappa (Pianoforte). La  preparazione dei cori delle classi quinte della Primaria, poi riuniti nel giorno dello spettacolo, è stata curata dai docenti Annalisa Lauri (Tiro a segno), Lucia Romanelli (Cavour), Paolo Paglialunga (Capodarco), Roberta Di Rosa (Salvadori), Andrea Strappa (San Michele Lido), con  la collaborazione delle maestre curricolari delle classi. 

In viaggio con la musica verso un nuovo mondo, dunque, ma è il sottotitolo dello spettacolo musicale a chiarire meglio i contenuti di questo viaggio che tocca i temi della “scoperta” delle Americhe, delle immense risorse, del problema dell’incontro con l’altro, con civiltà diverse e  ancestrali. È un tema di carattere storico dai molti esiti interdisciplinari: la scenografia composta da creativi totem e fantasiose valigie ha coinvolto il mondo delle arti visive (per la cura della professoressa Turcato); le letture, fra un brano musicale e l’altro, di brani letterari o di  importanti discorsi di valore civile, hanno coinvolto le materie letterarie. Poi, naturalmente, la musica, che ha regalato l’esecuzione di brani strumentali e vocali, sia in italiano che in lingua inglese, spaziando attraverso generi e tempi diversi. 

Si andava dal movimento Largo dalla sinfonia n°9 “Dal nuovo mondo” di Antonin Dvořák, al pop di Francesco Gabbani con Magellano; da Fiume Sand Creek del grande Fabrizio De André al canto tradizionale nord-americano The Colorado trail. Dallo spiritual Go down Moses, al  grande classico This land is your land di Woodie Guthrie. Ce n’era insomma per tutti i gusti!  

Ma dall’Istituto Fracassetti-Capodarco fanno sapere che non finisce qui. Lo spettacolo verrà ulteriormente sviluppato e approfondito nel corso della seconda parte dell’anno scolastico, e  infine ripresentato, questa volta con il coinvolgimento nel coro degli alunni delle classi quarte della Primaria, anziché delle quinte, al Teatro dell’Aquila di Fermo. 

«La riformulazione disciplinare della pratica strumentale, alla luce della sua relazione col resto dei saperi e in una visione più ampia della formazione dell’individuo – continua la dirigente Flammini – ha trovato esiti favorevoli e di crescita nel nostro istituto scolastico. Nel momento in cui stiamo vivendo, tale storia può inoltre costituire un modello utile alla riflessione sul percorso di continuità formativa dell’istruzione musicale tra i segmenti dell’infanzia, primaria  e primo grado».

La collaborazione e il coordinamento fra i vari ordini di scuola, non solo Primaria e Secondaria di Primo grado, ma anche Infanzia, è realizzato grazie al progetto “Crescere con la musica”,  che si occupa di promuovere la pratica musicale nell’istituto, grazie al contributo di docenti musicisti, secondo una visione non strettamente mirata a fini specialistici, ma allargata a una prospettiva educativa e formativa. Le parole per concludere questa breve relazione sullo spettacolo musicale dell’istituto Fracassetti-Capodarco le troviamo dunque in una strofa di  Woodie Guthrie, scritta negli anni ’40 e tratta dall’ultimo brano in programma (un vero inno alla pace e all’accoglienza): 

“Questa terra è la tua terra e questa terra è la mia terra 

Dalla California all’isola di New York 

Dalla foresta di sequoie alle acque della Corrente del Golfo 

Questa terra è stata creata per te e me”.

(spazio promo-redazionale)