«I consumatori utilizzano sempre più pagamenti elettronici per le loro spese. Nuove abitudini giudicate positivamente per diversi fattori anche dalle categorie imprenditoriali, visto che tali strumenti sono un argine all’abusivismo commerciale e garantiscono maggiore sicurezza personale, perché evitano contante scoraggiando rapine e scippi. Un tale cambiamento andrebbe però anche accompagnato da un adeguamento delle regole». È questa la posizione del direttivo interprovinciale del Comparto Benessere di Confartigianato Imprese Macerata – Ascoli Piceno – Fermo, che si è riunito sui temi focali della categoria.
Quanto ai pagamenti con Pos, spiega Daniele Zucchini, presidente interprovinciale degli Acconciatori, le procedure «dovrebbero essere aggiornate, perché allo stato attuale la moneta elettronica è sfavorevole rispetto al contante e gli imprenditori ne sentono il peso. Primo problema è quello relativo al nostro accreditamento, che nelle transazioni con Pos non è immediato, ma arriva sul conto corrente il primo giorno lavorativo della banca. Chi opera nel settore Benessere riceve clienti (e quindi incassa maggiormente) nei week end e festivi e in questo modo gli accreditamenti slittano di giorni e giorni. Pensiamo al periodo natalizio, ad esempio, dove un’operazione effettuata il 23 dicembre è stata saldata tra il 27 e il 28 dicembre: ben cinque giorni dopo». Per Zucchini, questa discrasia «andrebbe risolta, anticipando l’accredito entro il giorno successivo alla transazione indipendentemente dall’apertura o meno dell’istituto bancario. Per questo auspichiamo la creazione di accordi ad hoc per favorire le imprese, incentivando così l’utilizzo del Pos».
Quindi, continua Zucchini, «visto che il pagamento elettronico è diventato predominante, sarebbe anche utile livellare i costi di commissione, perché l’aumento delle operazioni porta ad un rincaro delle spese dei commercianti, i quali non vogliono assolutamente far pesare questo aumento sui conti dei clienti. A giudizio del nostro direttivo, gli istituti potrebbero venire incontro alle nuove esigenze e prevedere incentivi fiscali a fronte dell’utilizzo del Pos: anche tali sgravi favorirebbero l’utilizzo della moneta elettronica, con vantaggi per clienti e imprenditori».
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