di Silvia Ilari
Casa Museo e “Premio Osvaldo Licini by Fainplast”: un’unione che si fa sempre più solida. Questa mattina, al Teatro Comunale di Monte Vidon Corrado, una sala gremita ha assistito alla presentazione del “Premio Osvaldo Licini by Fainplast”. Un riconoscimento, questo, che ha il potere di unire due diverse realtà: Ascoli Piceno e Monte Vidon Corrado.
Da questi luoghi provengono tutti i relatori, così come l’azienda Fainplast Compounds che, nella città delle cento torri ha la sua sede. Il ruolo dell’impresa ascolana è di primo piano. L’ideatrice del premio, infatti, è Roberta Faraotti, responsabile relazioni esterne e affari legali di Fainplast.
A fare gli onori di casa, il sindaco di Monte Vidon Corrado, Giuseppe Forti che ha definito il premio: «Un’occasione per valorizzare l’arte, ma anche un approccio diverso alla Cultura».
Il Premio
Giunto alla sua terza edizione, il riconoscimento legato alla figura di Osvaldo Licini, ha visto trionfare nel 2023 l’artista friulano Valerio Nicolai.
Dopo aver ricordato la possibilità di visitare la mostra “Licini nelle collezioni marchigiane”, la curatrice scientifica del polo liciniano, Daniela Simoni ha posto l’accento sull’importanza della rete: «Per promuovere un artista a diversi livelli bisogna che si vada tutti nella stessa direzione. Lo stiamo facendo. Ringrazio il “Premio Licini” per aver focalizzato nel corso di questi tre anni quello che c’era di contemporaneo nell’arte di Licini e che ancora si riverbera nelle opere degli artisti odierni. In effetti che cosa fa di un artista un genio? L’essere fuori dal tempo».
Si è affiancata alle parole di Simoni, Roberta Faraotti: «Come diceva Daniela prima, dobbiamo fare rete. È l’obiettivo che ci siamo dati. Il premio doveva essere un qualcosa che potesse diventare un punto di riferimento per la città di Ascoli Piceno e per l’arte in generale. Tra le prossime tappe, ci sarà la scelta del primo finalista 2024 ad Arte Fiera Bologna e la presentazione del catalogo di Valerio Nicolai e del vincitore del 2023 al Mambo, sempre a Bologna». A nome di quella che è anche la sua azienda di famiglia, Faraotti ha parlato anche dell’acquisto di due quadri di Osvaldo Licini: “Notturno” del 1956 e “Cielo senza luna” del 1957, che saranno presto ammirabili dalla collettività, acquisiti proprio per questo scopo.
A raccontare della genesi del riconoscimento, è stato Andrea Valentini dell’associazione Arte Contemporanea Picena: «Alla nascita del premio ci siamo detti che avevamo bisogno di amici con lo stesso amore, le stesse passioni. Da qui il legame con Monte Vidon Corrado. Abbiamo chiesto a Daniela Simoni e ad altri curatori a lei vicini di partecipare alla votazione, che ogni anno comprende tra i 40 e i 50 professionisti dell’arte contemporanea». E ancora: «Il premio è rivolto ad artisti fino ai 64 anni, la stessa età che aveva Licini quando è morto, e prende vita dalle volontà dell’azienda Fainplast, della nostra associazione e dal Comune di Ascoli Piceno che ci ha sostenuto fin dall’inizio».
Anche il curatore del premio, Alessandro Zechini, ha ricordato gli esordi e sottolineato come oggi gli artisti, nei loro lavori, non si rifacciano più solo a ciò che di Licini è presente a livello museale, ma guardano «anche alla sua vita».
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